Un dramma che lascia senza parole, Simona Viceconte, 45 anni si è suicidata con le stesse modalità della sorella Maura, campionessa italiana di maratona trovata senza vita nel febbraio 2019.
Due sorelle unite dallo stesso tragico destino. Il 10 febbraio del 2019 moriva la campionessa italiana di maratona Maura Viceconte, nel modo più drammatico possibile, togliendosi la vita senza lasciare biglietti o spiegazioni. Il corpo della campionessa veniva trovato impiccato a un albero a pochi metri da casa sua a Chiusa San Michele, piccolo centro nel torinese. Sempre a febbraio dopo un anno la sorella Simona ha deciso di raggiungere Maura, ripetendo lo stesso gesto. Madre di due bambini, di origini piemontesi, si sarebbe messa un foulard attorno al collo poi legato alla ringhiera delle scale del palazzo dove abitava, nel quartiere di Colleatterrato, a Teramo dove si era trasferita dalla Valsusa per seguire il marito bancario. Non ha lasciato nessun biglietto, così come era successo per Maura. A trovarla nella tromba delle scale è stata una vicina che era appena rincasata. Scattato l'allarme sul posto sono arrivati i carabinieri che hanno rinvenuto il cadavere con un foulard stretto al collo, di qui l'ipotesi più accreditata del suicidio.
Praticamente un anno fa nello sgomento generale Maura si era impiccata all'albero del giardino di casa a Chiusa di San Michele, in provincia di Torino: aveva 51 anni e aveva superato una lunga battaglia contro il tumore al seno. Aveva un figlio e nella sua carriera, negli anni Novanta, era stata campionessa italiana di maratona conquistando anche la medaglia di bronzo agli Europei di Budapest. L'atleta aveva partecipato alle Olimpiadi di Sydney nel 2000 ritirandosi quattro anni dopo. Proprio tra due giorni, domenica 16 febbraio, erano stati organizzati due momenti per ricordarla: la festa del cross al parco La Mandria e la messa di suffragio a Chiusa San Michele. Ieri la sorella Simona ne ha ripercorso i gesti, scegliendo lo stesso destino.
Nel frattempo la Procura di Teramo ha disposto un’autopsia per verificare le condizioni di salute e lo stato clinico della donna mentre le indagini sono tuttora affidate ai carabinieri. In attesa di trovare una spiegazione a questo dramma che non ha ancora un perchè.
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