Morte Scieri, dopo 19 anni un arresto: "Si tratta di nonnismo"

Il paracadutista Emanuele Scieri era morto del 1999, a seguito di una caduta da una torre della caserma Gamerra di Pisa

Morte Scieri, dopo 19 anni un arresto: "Si tratta di nonnismo"

C'è una svolta clamorosa nelle indagini sulla morte di Emanuele Scieri, il paracaduditista di 26 anni, morto nel 1999, dopo una caduta da una torre della caserma Gamerra di Pisa.

Dopo 19 anni di indagini, un uomo è finito in manette. Si tratta di un ex paracadutista, uno di quelli più anziani, che Emanuele aveva incontrato poco prima della morte. Alle 11.30, il procuratore della Repubblica di Pisa, Alessandro Crini, ha tenuto una conferenza stampa, insieme ai poliziotti della squadra mobile di Firenze e della sezione giudiziaria di Pisa, per illustrare tutti gli sviluppi dell'inchiesta.

Le conclusioni cui sono giunti gli investigatori sono molto vicine a quelle della commissione parlamentare d'inchiesta, secondo cui la morte del giovane era avvenuta in conseguenza ad alcuni comportamenti di "nonnismo", da parte dei paracadutisti più anziani.

La vicenda

Il 13 agosto del 1999, Emanuele Scieri venne trasferito, insieme al suo scaglione, alla caserma di Gamerra, a Pisa. Già durante il viaggio in pullman, i caporali "diedero sfogo alla loro natura irrispettosa della dignità dei componenti dello scaglione", ordinando loro di rimanere per tutto il tragitto seduti con la schiena staccata dallo schienale e le mani sulle ginocchia. Inoltre, mantennero il riscaldamento acceso coi finestrini chiusi e colpirono alcune reclute con forti pugni sul petto.

Quella sera stessa, alle reclute venne concessa la libera uscita. Emanuele tornò in caserma verso le 22.15, in compagnia di alcuni commilitoni, ma si fermò a fare una telefonata alla mamma. Al controappello della sera Scieri risultava assente. Nessuno lo cercò. Poi, il 16 agosto, alle 14.10, il suo corpo venne trovato ai piedi di una scaletta attaccata al muro della torre, usata per asciugare i paracadute.

Le ipotesi

La commissione parlamentare smonta l'ipotesi del suicidio di Scieri e quella della prova fisica, che Emanuele avrebbe voluto compiere da solo, scalando la struttura metallica esterna alla scala, avanzate dal comando della Folgore nel 1999. Ma queste ipotesi non combaciano con alcuni elementi: il posto non era conosciuto dal ragazzo, arrivato quel giorno; Scieri era "una persona ragionevole e reverente delle regole militari"; sul corpo sono state trovate ferite incompatibili con la caduta.

Il nonnismo

Secondo quanto accertato dalla commissione, nella caserma Gamerra erano presenti frequenti atti di nonnismo, "violenze non riducibili a semplice goliardia", coperte da un muro di silenzio. L'uomo arrestato, dopo anni di indagini, è un ex militare, Alessandro Panella, di 39 anni, caporale nella caserma Gamerra all'epoca dei fatti, ed è stato accustao di conconrso in omicidio volontario. Il procuratore di Pisa riferisce che dalle indagini è emersa "un'aggressione da parte dei 'nonni' anche mentre Scieri era a terra". Emanuele sarebbe stato svestito, percosso ripetutamente con pugni e calci e poi costretto a salire su una scala alta dieci metri da dove precipitò, "in conseguenza degli atti di violenza e minaccia in atto". Il corpo dell'allievo paracadutista venne poi occultato sotto un tavolo. Inoltre, l'inchiesta ha concluso anche che"ci fosse il tempo per soccorrere Emanuele e per questo contestiamo l'omicidio volontario proprio perché il giovane è stato lasciato agonizzante a terra".

A sostegno delle accuse nei confronti di Panella ci sono anche alcune intercettazioni ambientali, che registrano una conversazione tra l'indagato e suo fratello. Panella riferisce al fratello di aver fornito alle forze dell'ordine, durante una perquisizione, un paio di anfibi, che non erano quelli indossati da lui la notte del 13 agosto: "Hai buttato i vecchi scarponi? Che culo!".

Poi Panella chiede al'interlocutore perché hanno sequestrato solo gli anfibi, ma non il basco:"Mica l'hai preso a bascate", risponde il fratello.

L'ex caporale è stato arrestato e sottoposto ai domiciliari. Altre due persone sono indagate.

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