Sono stati condannati a nove anni di carcere tre carabinieri già sospesi dal servizio. In sede di requisitoria il pubblico ministero Stefano Faiella aveva chiesto la condanna a undici anni e sei mesi per ciascun imputato. I militari inventarono un falso caso di terrorismo, fermando un extracomunitario ghanese pur sapendo che era innocente.
L’azione fu portata avanti semplicemente per ottenere un encomio. La sentenza è stata emessa dal Tribunale di Napoli Nord e la condanna è stata inflitta ai carabinieri dal giudice per le indagini preliminari Santoro.
I tre militari accusarono il ghanese di custodire armi clandestine, destinate all’organizzazione di un attentato terroristico. La vicenda fu architettata a tavolino, così come artatamente furono create le prove. I carabinieri, che ammisero subito le loro colpe, già in sede di indagine, per aver inventato un falso atto di terrorismo, sono colpevoli di falso ideologico, calunnia, arresto illegale, ricettazione, danneggiamento e detenzione e porto illegale di armi clandestine.
Caduta, invece,
l’accusa di rapina. Quando successero i fatti contestati i tre militari erano in servizio presso la compagnia dei carabinieri di Giugliano in Campania, nel Napoletano. Il processo si è svolto con la modalità del rito abbreviato.
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