"Se vince il Sì è una cosa molto buona per l’Italia", per questo "dobbiamo stare molto attenti a come portare avanti questa campagna referendaria, c’è tempo due mesi, ma non si è partiti bene, si sono commessi molti errori, favorendo la campagna del No". Lo ha detto il presidente emerito della repubblica, Giorgio Napolitano, rispondendo a delle domande degli studenti di "Classe Dem", in merito alla riforma costituzionale e al referendum che si svolgerà il 4 dicembre. Insomma il presidente emerito di fatto bacchetta il Pd e Renzi per non essere riusciti a convincere ancora gli elettori a calar la testa dicendo sì al referendum.
"E giunto il momento di supere le anomalie che hanno segnato il percorso istituzionale italiano" ha spiegato il presidente emerito. "Dobbiamo misurarci con le molteplici lezioni del passato, anche recente -ha sottolineato Napolitano-. Le diverse fasi ci dicono in quali errori non ricadere e anche a quali risultati positivi richiamarci. Non tutto e' da rimuovere, abbiamo il dovere di fare una analisi critica ma anche di rispetto di quanto ha preceduto le attuali generazioni giovani del Pd". Poi spiega le sue ragioni per il "Sì": "Questa è la sostanza: con questa riforma si riabilita il ruolo del Parlamento. C’è chi dice ’io voto No per difendere il Parlamentò. Ma chiedo, sai come è ridotto ora il Parlamento? Per nove anni ho ricevuto gruppi delle opposizioni che lamentavano un Parlamento ridotto a uno straccio, perchè quando si fa votare una legge Finanziaria con un maxiemendamento di un unico articolo e 1.300 commi significa uccidere il Parlamento. Ma - ha osservato Napolitano - se non si possono prevedere i tempi di approvazione di una legge e questa è sottoposta a un percorso accidentato in Parlamento, ecco che scatta il maxiemendamento o la decretazione d’urgenza con fiducia". Per Napolitano "tutto questo può finire con la riforma costituzionale e la vittoria del Sì al referendum. Questa è la sostanza: riabilitare il ruolo del Parlamento.
Poi certo, tutto dipende dal popolo sovrano". Infine parla anche dell'Italicum: "Renzi ha detto che indicherà delle ipotesi e poi si andrà a un confronto. Non mi risulta che il premier non voglia modificare la parte riguardante il ballottaggio".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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