Cronache

"Negozi chiusi durante le feste? Di Maio copia l'iniziativa di Confesercenti"

Confesercenti rivendica la paternità della proposta di Di Maio sulla chiusura dei negozi la domenica. La presidente di Federstrade: "Solo uno spot elettorale"

"Negozi chiusi durante le feste? Di Maio copia l'iniziativa di Confesercenti"

Negozi aperti la domenica o durante le festività? Politica e società si dividono, mentre i lavoratori protestano. Sono scesi in piazza venerdì quelli dell’Oriocenter, uno dei più grandi centri commerciali italiani, per opporsi alle aperture natalizie decise dalla direzione del mall di Orio al Serio. Un presidio, quello dello scorso 22 dicembre, che è stato indetto per promuovere le due giornate di sciopero indette dai sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs per il 25 e il 26. Ma sull’adesione le stesse rappresentanze sindacali non si illudono. "Il numero dei lavoratori con contratto a scadenza è talmente elevato, soprattutto nella parte con i punti di ristorazione e il cinema, che è impensabile ritenere che ognuno possa scioperare a cuor leggero”, ha spiegato il segretario generale della Fisascat Cisl di Bergamo, Alberto Citerio.

Dal 2012, con la liberalizzazione introdotta dal decreto Cresci-Italia del governo Monti, l’Italia è l’unico Paese in Europa in cui non esistono regole per le aperture delle attività commerciali. Proprio contro questo provvedimento si è schierato di recente il candidato premier del M5S, Luigi Di Maio. “Prima delle feste di Natale, prima dello scioglimento della legislatura, il Senato deve approvare la proposta di legge a prima firma Michele Dell’Orco, già approvata alla Camera dei Deputati all’unanimità, che dice una cosa molto semplice: tutte le famiglie hanno il diritto al riposo anche quelle che posseggono o gestiscono esercizi commerciali”, ha scritto in un post pubblicato sul blog di Beppe Grillo, attirandosi le critiche del ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, secondo il quale la proposta dei pentastellati di tenere chiusi i negozi nei giorni festivi farebbe solo “un favore ad Amazon”.

L’appello di fine legislatura del candidato del M5S non convince però le associazioni dei commercianti. “Di Maio arriva tardi, anche se saremmo felici se tutte le forze politiche riuscissero a mettersi d’accordo per approvare una proposta del genere”, afferma Mina Giannandrea, presidente di Federstrade, che nel 2012 assieme al vescovo di Campobasso, monsignor Giancarlo Maria Bregantini, raccolse in tutta Italia 850mila firme, che furono depositate da Confesercenti per chiedere una legge di iniziativa popolare proprio su questo tema. “Ci secca che ora la nostra proposta venga strumentalizzata a livello politico e per fini elettorali”, afferma la presidente dell’associazione, che per sollecitare l'approvazione di una legge che disciplini la chiusura dei negozi durante le festività ha fatto appello anche al presidente della Repubblica e a Papa Francesco. E dopo il caso emblematico dell’Oriocenter, lo stesso Pontefice aveva invitato i fedeli a vivere la domenica come un “giorno di gioia e di astensione dal lavoro".

“Con le liberalizzazioni si arricchiscono soltanto le grandi aziende che possono permettersi di pagare o sottopagare i dipendenti e ci rimettono i piccoli negozi di vicinato che stanno scomparendo”, attacca la presidente di Federstrade. Anche secondo il presidente di Confesercenti Roma, Valter Giammaria, a patire per la mancanza di programmazione delle aperture domenicali e festive sono soprattutto le attività a gestione familiare. D’altra parte, assicura, rimanendo aperti sette giorni su sette non ci si arricchisce. “Gli incassi dipendono dal potere d’acquisto delle famiglie, che è ancora molto basso”, chiarisce il presidente di Confesercenti Roma che parla di un Natale “debolissimo” per i commercianti romani. Colpa dei giganti dell’e-commerce, certo, ma soprattutto di una ripresa annunciata che, però, stenta ad arrivare. “Pensavamo di essere usciti dalla crisi, ma in realtà si è fatta sentire più degli altri anni, con incassi minori o pari a quelli dell’anno scorso”.

“Spero che l’annuncio di Di Maio non sia uno spot elettorale perché questa è una questione vitale per aziende ed imprenditori”, ha concluso, auspicando l’approvazione di una legge che possa “rilanciare il lavoro e ridare dignità alle famiglie e ai lavoratori”.

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