Cronache

"Via la cittadinanza al Duce, l'abbiamo data alla Segre": scontro nel Comune

A Tricase i due sono cittadini onorari. A lei è stata conferita la nomina un anno fa, a lui nel 1924. Ma è scontro tra i consiglieri comunali. Tra loro c'è chi non vuole il Duce

"Via la cittadinanza al Duce, l'abbiamo data alla Segre": scontro nel Comune

Da un lato c'è Benito Mussolini che pensava che "nei regimi democratici si dà al popolo l'illusione di essere sovrano", dall'altro Liliana Segre con la sua "paura della perdita della democrazia". Sono entrambi quasi sul banco degli imputati nell'ultima assise comunale di Tricase, un piccolo Comune in provincia di Lecce, e si giocano la cittadinanza onoraria.

È qui che i due personaggi infatti, storicamente agli antipodi, sono cittadini onorari. Lei è stata nominata un anno fa, esattamente il 21 febbraio 2020, lui il 22 maggio 1924 per volontà dell'allora sindaco facente funzioni, Barbara Spiridione. Ma per qualcuno non possono essere "cittadini" dello stesso Comune, non possono "convivere". Certo, non sono loro a deciderlo (per ovvie motivazioni), ma per loro scelgono i consiglieri comunali e due assessori del Comune di Tricase. Come si legge sul quotidiano regionale "Nuovo Quotidiano di Puglia" che ne dà notizia, la polemica è scoppiata nell'ultima assise comunale tra i consiglieri Giovanni Carità e Antonio Baglivo dell'associazione "Tricase che fare?" e la maggioranza del sindaco Antonio De Donno con due assessori e tre consiglieri del Partito Democratico.

I consiglieri di minoranza hanno chiesto la revoca della cittadinanza onoraria del Duce in virtù di quelle leggi razziali che la storia ha svelato dopo il 1924 (furono una serie di leggi,ordinanze e circolari applicate in Italia dal 1938 al 1945, ndr).

Inoltre queste leggi, secondo Carità e Baglivo, sarebbero in netto contrasto con la cittadinanza onoraria concessa a Liliana Segre, superstite dell'Olocausto e testimone della Shoah italiana. Infondo sono le due facce della stessa medaglia, il fascismo.

"La mozione avrebbe dovuto essere accolta de plano anche perché tra le fila dell'attuale maggioranza a Palazzo Gallone (sede del Municipio di Tricase, ndr) siedono diversi esponenti di centrosinistra, un campo politico da sempre portatore di valori antifascisti. Purtroppo così non è stato" scrivono in un lungo post su Facebook gli esponenti dell'associazione "Tricase, che fare?". Insomma, intorno ai due cittadini onorari, nel piccolo Comune, rischia di scoppiare un caso politico tutto italiano che vede da un lato i sostenitori del Regime e dall'altro gli anti-fascisti.

E l'associazione conclude il suo post andandoci giù pesante, con un tono che sembrerebbe quasi autoritario (tanto per essere a tema): "L'amministrazione proceda con l'accoglimento della nostra mozione, con la conseguente revoca della cittadinanza onoraria a Benito Mussolini".

E a conclusione del post una foto che, come vedete, mostra la Segre e Mussolini vicini e ad unirli una sola frase, uno slogan: "Insieme a te non ci sto!".

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