Aveva pubblicato sul proprio profilo Facebook la notizia che un suo amico aveva trovato un microchip di quelli che si impiantano ai cani nel piatto servitogli in un famoso ristorante cinese di Vigevano (Pavia) e che per questo era stato ricoverato per una lavanda gastrica. Ma la storia si è rivelata falsa, al punto che la donna è stata denunciata per diffamazione a mezzo internet.
La segnalazione della 31enne artigiana di Vigevano aveva sollevato proteste degli animalisti e indignazione da più parti. Qualcuno aveva persino pensato di apporre uno striscione "Qui si mangia carne di cane" davanti al ristorante. È stato a quel punto che Antonio Zang, 39 anni, titolare dell’Amico Wok, ha denunciato il fatto ai carabinieri.
Gli investigatori hanno verificato i verbali dei Nas nel locale, del tutto regolari nei due anni di attività e hanno controllato i ricoveri in ospedale in quei giorni. Poi hanno ascoltato la donna, che all'inizio ha confermato la storia, ma poi ha ceduto: "Mi sono inventata tutto". Lei si è beccata una denuncia, mentre per Zang e i suoi dipendenti resta una reputazione macchiata.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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