Coronavirus

New York Times: "Gli italiani sanno seguire le regole?"

In un lungo articolo il quotidiano statunitense parla della "furbizia" degli italiani. Quell’attitudine tutta nostra, di chi è pronto a ribellarsi contro leggi scomode

New York Times: "Gli italiani sanno seguire le regole?"

La notizia del rafforzamento della zona rossa nel nord Italia (con il relativo fuggi, fuggi) rimbalza come una trottola impazzita in tutto il mondo. "Gli italiani sanno seguire le regole?". È quanto si chiede il New York Times in un lungo articolo che racconta le ultime 48 ore del Paese, tra nuove misure del governo per contrastare i contagi da coronavirus e fughe dalle zone rosse. Dopo la conferenza stampa terminata nel cuore della notte, molti, fra cui il premier Giuseppe Conte, hanno fatto appello agli italiani affinché respingessero la loro tendenza alla furbizia. La parola italiana per il tipo di astuzia o intelligenza utilizzata per arginare burocrazia e leggi scomode.

Ma la "furbizia, a dire il vero - recita ancora il quotidiano statunitense -, è un tratto di carattere generale attribuito agli italiani, spesso da altri italiani. Domenica scorsa, però, sembrava che i viaggiatori si precipitassero sui treni fuori dalla Lombardia prima che il decreto entrasse in vigore nel pomeriggio. E mentre esperti sanitari e funzionari imploravano il pubblico di rispettare la legge e agire in modo responsabile".

Da qui il racconto degli appelli di comunità scientifica, mondo dello spettacolo e del giornalismo sotto l’hashtag #iorestoacasa. Appelli ancora in qualche caso caduti nel vuoto, spiega ancora la testata, che rispolvera un famigerato studio a firma di Barzini per spiegare il comportamento della popolazione. Nel classico studio di Luigi Barzini del 1964 sui suoi connazionali, "Gli italiani", egli attribuì il valore della furbizia all’abitudine dell’Italia di essere conquistata e governata da una lunga serie di odiati stranieri, da Napoleone agli Asburgo."Sotto la superficie gli italiani hanno inventato modi per sconfiggere le regole oppressive", ha scritto Barzini. "Dato che non potevano proteggere la loro libertà nazionale nel campo di battaglia, hanno combattuto faticosamente per difendere la libertà dell’individuo e della sua famiglia, l’unica libertà che in ogni caso hanno compreso".

Le leggi, nota quindi il New York Times, sono diventate un male necessario se non altro perché hanno fornito la gioia di eluderle. "Come si potrebbe eludere le leggi se non ce ne fossero?", si chiede Barzini. Questo - sottolinea la testata - è esattamente il tipo di pensiero che il signor Conte ha invitato gli italiani a evitare. Un invito che, con il passare delle ore e l’aumento dei contagi, gli italiani sembrano finalmente pronti a raccogliere. Ma non tutto è perduto. Osservando le norme e astenendosi dalla rissa adolescenziale di chi le regole proprio non le sopporta, si potrà presto mettere alla porta il virus.

E con lui tutti i cattivi pensieri di questi giorni.

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