Cronache

Nicola, di chi è la colpa? Cosa ha deciso il pm

Non tutti gli atti sono ancora stati inoltrati alla procura della repubblica di Firenze

Nicola, di chi è la colpa? Cosa ha deciso il pm

Nessuna responsabilità penale si può imputare ai genitori Nicola, questo quanto anticipato da La Nazione sulla base di fonti vicine agli inquirenti di Firenze.

Ciò significa che non è questa la direzione verso cui si stanno incanalando le indagini per la scomparsa ed il successivo ritrovamento nei boschi di Palazzuolo sul Senio (Firenze), dopo due giorni di ricerche, del bimbo di soli 21 mesi. Nonostante il fatto che non tutti gli atti relativi alle verifiche effettuate dagli uomini dell'Arma siano stati ancora trasmessi alla procura della Repubblica, pare al momento evidente che non sia possibile far emergere comportamenti di rilevanza penale nei genitori del piccolo. Dopo una notte tranquilla al Meyer di Firenze, quest'ultimo è stato dimesso ed ha potuto far finalmente ritorno a casa.

Le ipotesi

Al momento, pertanto, resta in piedi la teoria secondo la quale Nicola si sarebbe allontanato volontariamente ed in modo casuale dalla propria abitazione: una ricostruzione affine con il tipo di vita libera ed all'aria aperta che conduce il nucleo familiare di appartenenza del bimbo. Un'ulteriore conferma in tal senso sarebbe la vicenda che ha visto come protagonista il fratello maggiore di Nicola (4 anni): anche lui, lo scorso anno, si allontanò dalla casa e venne recuperato da un vicino a circa 2 km dall'abitazione della famiglia.

L'unica rilevante differenza è che l'allarme rientrò allora immediatamente, dato che il bimbo, allontanatosi in pieno giorno, fu ritrovato in breve e senza necessità di far scattare i soccorsi. L'abitudine a seguire i genitori per le vie dei pascoli potrebbe essere stata quindi uno stimolo a superare eventuali paure nell'allontanarsi da casa in entrambe le situazioni. Nel caso di Nicola, di sicuro, è stato determinante anche il calar delle tenebre, che ha contribuito ad incrementare inevitabilmente il senso di disorientamento.

Stando agli elementi emersi dalla ricostruzione dettagliata della vicenda effettuata dai genitori del piccolo, ritenuta veritiera dagli inquirenti e presumibilmente, dove possibile, anche riscontrata, non sono emerse dunque responsabilità penalmente rilevabili.

Nelle prossime ore gli atti verranno trasmessi alla procura della Repubblica di Firenze e quindi messi a disposizione del sostituto procuratore Giulio Monferini.

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