Modesto di Girolamo, l’italiano rapito lunedì in Nigeria, è stato liberato, come ha annunciato il ministro degli Esteri, Giulio Terzi, che ha sottolineato la "massima collaborazione" delle autorità nigeriane e "l’intensa attività" di tutti gli apparati dello Stato coinvolti nella liberazione del 70enne. I suoi familiari sono stati subito avvertiti dall'Unità di crisi della Farnesina. "Ho il cuore che mi batte all’impazzata, non riesco nemmeno a parlare", ha detto la moglie di Di Girolamo, "Sia lodato Gesù Cristo che ci ha fatto questa grazia, finchè non parlo con mio marito non riesco a crederci".
L'uomo, che lavorava in Africa da 40 anni, è stato rapito a Ilorin nell’ovest della Nigeria lunedì, mentre a Kano, nel nord del Paese, un tedesco veniva ucciso dai suoi sequestratori. L'ingegnere lavora per la Borini&Prono Costruzioni di Torino e stava ispezionando un cantiere quando è stato prelevato da un commando. Terzi ha immediatamente attivato l’Unità di Crisi della Farnesina.
Oggi il ministro aveva chiesto alle autorità nigeriane di non compiere blitz e in generale di non usare la forza per liberare l'ingegnere abruzzese proprio affinché ne fosse tutelata la vita e la sicurezza.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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