"No atleti africani alla mezza maratona": polemiche a Trieste

Gli organizzatori: "Vogliamo fermare lo sfruttamento degli atleti". Il Pd: "Sembra di essere con il Ku Klux Klan"

"No atleti africani alla mezza maratona": polemiche a Trieste

"Alla mezza maratona di Trieste, quest'anno, ci saranno solamente atleti europei". Ha scatenato polemiche l'annuncio di Fabio Carini, presidente dell'organizzazione Apd Miramar, che promuove il Running festival, la gara podistica, che si terrà a Trieste dal 2 al 5 maggio.

Esclusi, dunque, gli atleti africani. Il motivo? A detta di Carini è quello di"combatterne lo sfruttamento, da parte di manager spesso spietati e che non danno la giusta dignità a quello che è il valore di un atleta". Il presidente spiega che in Italia"troppi organizzatori subiscono le pressioni di manager poco seri che sfruttano questi atleti e li propongono a costi bassissimi e questo va a scapito della loro dignità", ma il tutto tocca anche gli atleti europei"che non possono essere ingaggiati perché hanno costi di mercato". Quest'anno, l'intento è di dare "un segnale", per fermare questa pratica: "Basta marcimoni".

La decisione, però, ha suscitato numerose polemiche, soprattutto tra i membri del Pd. Su Facebook, Francesco Russo accusa Carini di essere tornato ai tempi del Ku Klux Klan, aggiungendo:"Io credo che Trieste meriti di meglio che essere ricordata come la città in cui le Istituzioni gettano nei cassonetti le coperte ai clochard e organizzano le mezze maratone rigidamente monocromatiche".

Contro la decisione anche Isabella De Monte, eurodeputata Pd, che commenta:"A Trieste siamo arrivati alle epurazioni nello sport: ultima follia di un estremismo che sta impregnando e snaturando la città, sulla quale i più alti rappresentanti politici e istituzionali hanno messo la faccia. Fatto grave e indegno". Una decisione assurda, secondo la De Monte: "Davanti a scelte simili, la reazione è una sola: l'indignazione. Lo sport è condivisione, unione, uguaglianza, lealtà, rispetto: lo si insegna ai bambini e ai ragazzi. Ma che esempio si dà con scelte simili?".

Le motivazioni date da Carini, "hanno un retrogusto di ipocrisia all'ennesima potenza", commenta il segretario regionale del Pd Fvg, Cristiano Shaurli.

Infatti, a detta del politico, in questo modo "nemmeno si prova a risolvere i problemi di sfruttamento che vengono accampati, e si sceglie di annunciare una corsa "senza africani" come fosse un vanto. Mancava questo al Friuli Venezia Giulia: essere la Regione che non fa correre gli atleti africani".

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