Non paga le tasse per salvare gli operai: imprenditore condannato

Un imprenditore friulano è stato condannato a 10 mesi di reclusione per non aver versato le tasse pur di salvare le buste paga dei dipendenti

Non paga le tasse per salvare gli operai: imprenditore condannato

Per difendere i propri operai dalla crisi e continuare a pagare loro lo stipendio era disposto a tutto. Anche a non pagare le tasse. Per questo impegno però l'imprenditore friulano Augusto Antonucci, 79 anni, è stato condannato a 10 mesi di reclusione.

L'imprenditore, titolare dell'Acheo Srl di San Vito al Tagliamento, fece davvero di tutto pur di non lasciare in strada i dipendenti: ipotecò la casa, rinunciò ai dividendi, andò a bussare alle porta delle banche. Nel 2014 non risucì a versare 226mila euro di ritenute per l'anno precedente entro il termine fissato pur di salvare l'azienda e con essa 38 famiglie.

Per questo è finito sotto processo per mancato versamento di ritenute all'Agenzia delle entrate. Oggi il giudice di Pordenone Piera Binotto lo ha condannato a 10 mesi di reclusione, come richiesto dalla pubblica accusa. Oltre alla pena detentiva - che per il momento è stata sospesa - Antonucci ha subìto la condanna alle pene accessorie in materia di interdizione e si vedrà confiscare la somma dovuta all'Agenzia.

Gli avvocati del 79enne

imprenditore hanno provato a convincere il Tribunale che chi preferisce pagare gli operai, citando diverse sentenze, anche di Cassazione, orientate in questo senso. Per Antonucci, però, non c'è stato nulla da fare.

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