"Non parla italiano", ma sarà cittadina italiana

Il titolo era stato negato dal sindaco di Cairate per mancanza dei requisiti

"Non parla italiano", ma sarà cittadina italiana

Non parla italiano, ma otterrà la cittadinanza in Italia. È il caso di una donna indiana, la 56enne Rani Pushpa, a cui il sindaco di Cairate (Varese) aveva negato il titolo per la mancanza del requisito della conoscenza della lingua, ma che è diventata ieri cittadina italiana per decisione della prefettura.

"Secondo me è stato un errore di forma e di sostanza", ha detto Paolo Mazzucchelli che ha disertato la cerimonia di conferimento, "Valuterò nei prossimi giorni, con calma, il vizio di forma, ma l’errore è di sostanza perché la signora non parla italiano e non è integrabile. La mia non è una posizione ideologica, bisogna aprire un dibattito serio". Poi attacca: "Non sa l’italiano, ma conosce bene le regole della comunicazione di un falso buonismo all’insegna del politically correct. Per parlare e interloquire con il mondo esterno si deve fare tradurre ciò che dice, ma sa fare battage, pubblicità. Ma io ho posto una questione seria, che non ha nulla di ideologico, sull’integrazione che non ci può essere se mancano i requisiti previsti fra cui il sapere l’italiano".

Ma per il prefetto non è così, visto che è sposata con un marito connazionale naturalizzato italiano: "L’acquisto della cittadinanza per matrimonio è un diritto soggettivo per il quale non è

previsto che si debba verificare l’integrazione di una persona, e quindi neanche la conoscenza dell’italiano che quindi non è indispensabile", ha spiegato il prefetto decidendo di concedere la cittadinanza.

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