Nuoro, immigrati allontantanti dal centro profughi ma liberi di girare a piede libero

Poco più di una settimana fa sono stati denunciati per aver sequestrato una volontario di un centro profughi. Ora il Prefetto allontana i sette immigrati ma non saranno espulsi dall'Italia. Vivranno liberi e dove meglio credeno

Nuoro, immigrati allontantanti dal centro profughi ma liberi di girare a piede libero

Una settimana fa sette immigrati hanno sequestretato un mediatrice del centro di accoglienza profughi di Sarule (Nuoro) dove erano ospitati in tutto 36 migranti.

Un'autentica polveriera: i nordafricani si sono barricati dentro alla struttura dell'agriturismo "Donedda" , adattato come luogo per l'accoglienza per immigrati. La protesta è scattata per il mancato pagamento del pocket money, una sorta di diaria che viene versata a ogni profugo. Dopo il momento di panico inziale, i sette "rapitori" hanno deciso, sotto richiesta degli agenti, di rilasciare l'ostaggio. Dopo di che, sono stati condotti in caserma per essere identificati e denunciati.

Dopo una settimana è arrivata la decisione del Prefetto che su richiesta del Questore ha emesso un provvedimento di allontanamento. I richiedenti asilo provenienti dall'Africa sono stati allontanati dal centro di accoglienza. A procedere allo sgombero polizia e carabinieri, che comunque non ha registrato nessuna forma di resistenza da parte dei sette. Tutto regolare insomma, se non fosse che il provvedimento non permetta l'espulsione dallo Stato.

Gli immigrati, così come spiega il Prefetto, colpevoli di aver "tenuto comportamenti tali da pregiudicare le condizioni di sicurezza del centro", non potranno più ricevere l'accoglienza statale, quindi un alloggio e la "famosa" diaria. Ma, nonostante si siano dimostrati violenti e quindi allontanati dall'agriturismo che li ospitava, potranno girare a piede libero, andare dove vogliono sul suolo italiano, senza nessun controllo.

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