Ogni anno uccidiamo 150 miliardi di animali

Gli amanti della fauna gridano allo scandalo, aumentano vegani e vegetariani. Ma l'umanità non può fare a meno di carne e pesce

Ogni anno uccidiamo 150 miliardi di animali

Se oggi avete intenzione di addentare una fiorentina al sangue, non leggete questo articolo. I sensi di colpa potrebbero mandarvi il boccone per traverso. Esattamente come è accaduto ieri a noi quando, in procinto di gustarci un croccante pollo arrosto, abbiamo avuto l'idea indigesta di cliccare sul sempre ben informato sito www.linkiesta.it , imbattendoci nel seguente titolo: «Ogni anno, oltre al leone Cecil, uccidiamo 50 miliardi di animali». Chi sia il leone Cecil lo sanno tutti, ma che quei cattivoni di uomini ogni anno facessero la festa a 50 miliardi (miliardi!) di animali (se nell'elenco aggiungiamo i pesci si sale addirittura a 150 miliardi ndr) è uno scoop davvero bestiale.

L'articolo de linkiesta esordisce subito con un ruggito di sano buonismo animalista: «Giustamente, ci siamo tutti indignati per la morte di Cecil, il leone africano, simbolo dello Hwange National Park in Zimbabwe, ucciso da un dentista americano per divertimento, nonché per le foto che lo stesso dentista ha postato su Facebook per vantarsi dell'impresa».

Seppellito Cecil, si passa al vero cuore della vicenda: «Le bolle di indignazione mediatica e social, tuttavia, rischiano di far perdere il senso della misura e delle proporzioni. Per un leone, in questo caso, si è mosso il mondo. Ma quanti animali vengono uccisi, ogni anno, per mano umana? Le associazioni animaliste hanno contato la cifra, oggettivamente spaventosa, di 150 miliardi di animali ammazzati ogni anno. Cifra, peraltro, calcolata al ribasso, che include solo le uccisioni per scopo di nutrizione». Ma da dove ha ricavato Linkiesta un dato tanto clamoroso? Nel pezzo non si cita la fonte, ma da una verifica sui principali siti che si occupano di temi animalisti la cifra trova conferma. Insomma, non si tratta di una bufala. Anche perché tra le specie più soppresse ci sono proprio i bufali (23 milioni all'anno). Una bazzecola, comunque, rispetto alle stragi di polli (45,9 miliardi), anatre (2,3 miliardi), maiali (1,2 miliardi), conigli (857 milioni), tacchini (691 milioni), oche (533 milioni), pecore (515 milioni), capre (345 milioni), mucche (292 milioni). L'elenco del «genocidio» prosegue con 65 milioni di roditori, 63 milioni di uccelli, 4 milioni di cavalli, 3 milioni di asini e muli. Chiudono la classifica dello «sterminio», 2 milioni di cammelli e dromedari che per fortuna, almeno in Italia, non hanno gran mercato. Ma non si può mai dire, considerato che all'Expo di Milano tra i nostri connazionali pare siano stati assai graditi gli hamburger con carne di zebra e coccodrillo. Gusto per un - diciamo così - «menù Savana» che animalisti e vegetariani contestano con la forza di altri numeri, anch'essi grondanti indignazione: «Per ognuno di noi, in media, ci sono quasi 10 o quasi 30 animali morti all'anno». Con buona pace per il boom di vegani e vegetariani.

Se queste cifre non bastano a rendere

l'idea, l'attivista Barna Mink di SFVegan.org ha creato qualche tempo fa un contatore in tempo reale degli animali uccisi sulla Terra. Se siete ansiosi, o semplicemente avete ordinato una bistecca, meglio lasciar perdere.

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