Dopo giorni di silenzio, parla il padre di Manuel Careddu, il ragazzo di Macomer ucciso e fatto a pezzi da un gruppo di ragazzi nella campagna di Oristano. Per il padre del ragazzo, qualcosa non torna. "Sono certissimo che nella morte di mio figlio sia coinvolto anche un adulto, non è possibile che questa atrocità sia stata consumata solo da ragazzini", dice Corrado Careddu all'Unione Sarda. Tramite l'avvocato, Gianfranco Piscitelli, il padre del 18enne invoca la verità. "Vogliamo la verità su questa tragedia e soprattutto che i responsabili paghino fino in fondo per questo atroce delitto".
Intanto i cinque assassini sono già in carcere. Tre hanno 20 anni, due 17 e una di loro è una ragazza che, secondo i magistrati, è la vera "mente" dell'efferato delitto. C'è un sesto a cui si sta dando la caccia. Una volta completato il tutto, il branco sarà finalmente in galera. Per gli inquirenti, come spiega Il Corriere della Sera, "sarebbe stato presente mentre il gruppo infieriva sul corpo, di sicuro era con loro in auto il giorno dopo, ma la sua parte non è ancora chiara". E ora gli agenti cogliono capire: quel "non ho ancora realizzato" intercettato, a cosa si riferiva? Al racconto fatto dagli amici o al fatto che fosse presente?
Per capire le dinamiche dell'omicidio, l'autopsia purtroppo servirà a poco. Il cadavere straziato non è stato mostrato alla madre, Fabio, per il riconoscimento: le si è voluto negare uno spettacolo così orrendo. "Non hanno voluto che lo vedessi. Non provo però nessuna pietà per quei genitori che hanno belve come figli", ha detto la mamma all'Unione Sarda.
E rivolgendosi agli assassini ha dichiarato: "Vi voglio vedere tutti e cinque morti, vorrei farvi a pezzi uno per uno". Per la famiglia, si dovrà attendere la prossima settimana per i funerali. Per sabato notte è prevista una fiaccolata a Macomer in ricordo della vittima. Un'altra, lunedì, si terrà a Ghilarza.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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