Era il 20 marzo scorso, quando sull'Aurelia, a Ventimiglia, poco lontano dal confine di Ponte San Ludovico, in provincia di Imperia, un ciclista francese di 70 anni, Jean Claude Boudas, veniva trovato, a terra, in condizioni disperate. Subito si pensò a un incidente autonomo. Non c'erano, infatti, altri veicoli danneggiati, ma nei pressi della bicicletta, ormai distrutta, i poliziotti trovarono tracce di uno specchietto retrovisore. Segno che l'anziano – morto pochi giorni dopo – poteva esser stato travolto da qualcuno che era fuggito dopo l'incidente.
A distanza di circa tre mesi, è il 23 giugno scorso – ma la notizia trapela soltanto ora, al termine di un'attività investigativa – viene scoperto il colpevole: R.R:, 78 anni, italiano abitante a Mentone, la prima città francese al di là del confine. L'uomo che ha successivamente ammesso i propri addebiti è stato denunciato per omicidio stradale, omissione di soccorso e fuga dopo incidente.
Non sono scattate le manette, data la sua non più giovane età e per le sue precarie condizioni di salute. È stata la polizia stradale a risale all'autore dell'investimento mortale. Le indagini sono partite da quei frammenti dello specchietto di un fuoristrada Suzuki Jimmy. Per risalire alla targa del mezzo, gli agenti hanno acquisito i filmati di diversi esercizi commerciali situati nella zona tra Mentone e Ventimiglia.
Dalle immagini sono riusciti a ricostruire gli ultimi attimi di vita del settantenne, notando che dietro la sua bici, cera una vettura compatibile con quella sospettata dell'incidente.
Il 23 giugno l'auto è rintracciata a Ventimiglia e il conducente viene portato in commissariato, dove confessa di avere travolto il ciclista e di essersi allontanato subito dopo. L'indagine è coordinata dalla Procura di Imperia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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