Cronache

Ostuni, sanitario aggredito da paziente furioso: ora ricoverato

Stando alle ricostruzioni fino ad ora effettuate dalle forze dell'ordine, l'uomo pretendeva di essere immediatamente sottoposto ad un tampone faringeo per scongiurare ogni possibilità di contagio da Coronavirus: dopo il pugno in faccia, il sanitario ha perso i sensi crollando a terra

Ostuni, sanitario aggredito da paziente furioso: ora ricoverato

Grave episodio di aggressione avvenuto durante la mattinata di ieri, lunedì 30 marzo, all'interno del pronto soccorso dell'ospedale di Ostuni (Brindisi).

Vittima della brutale violenza, che ha comportato per lui delle serie conseguenze, un ausiliario dipendente della SanitaService contro il quale si sarebbe sfogato un paziente che pretendeva di essere sottoposto ad un tampone faringeo. Temendo un contagio da Coronavirus, l'uomo si è alterato nei confronti dell'ausiliario che tentava invano di riportarlo alla calma, venendo tuttavia aggredito e centrato da un forte pugno in pieno volto.

Crollata a terra e priva di sensi, la vittima è stata immediatamente assistita dal personale sanitario di turno all'ospedale di Ostuni e quindi trasferita d'urgenza presso la struttura del Perrino di Brindisi. L'uomo si trova tuttora ricoverato nel reparto di Neurochirurgia del nosocomio, a causa di una frattura dello zigomo e di una sospetta e temuta emorragia subaracnoidea, sulla quale indagano i medici.

A condurre le investigazioni per ricostruire integralmente le varie fasi dell'incresciosa vicenda gli uomini del commissariato di Ostuni.

"È inammissibile quanto accaduto, ed esprimiamo totale solidarietà al dipendente pubblico vittima incolpevole ed alla sua famiglia, fortemente convinti che la violenza non trova giustificazione in nessun caso, neppure se compiuta nella fase contingente, condizionata cioè in maniera assai marcata dalla pandemia Covid-19.", dichiarano in un comunicato congiunto Angelo Castellucci, segretario Cisl di Brindisi-Taranto, e Aldo Gemma, segretario Cisl Fp di Brindisi-Taranto, come riportato da "Brindisi Report".

"Il rispetto della persona deve confermarsi sempre al di sopra di tutto, tanto più se si tratta di operatori che sono anche nel nostro territorio come in tutto il Paese eroicamente impegnati, a vario titolo, a garantire servizi essenziali, in tal caso a preservare la salute e la vita di chi è costretto a ricoverarsi presso le strutture sanitarie.", hanno aggiunto, spiegando di aver già segnalato in passato al questore ed al prefetto di Brindisi i potenziali rischi per il personale sanitario locale.

"Siamo stati, purtroppo, facili profeti, anche perché quello odierno non è affatto un caso singolo, così come da noi segnalato nei giorni e nelle settimane scorse". Emerge dunque con forza la necessità di una "maggiore e più efficace tutela della sicurezza di tutti i dipendenti della Asl/Br, sia diretti che indiretti, mediante idonee misure che gli organi competenti saranno certamente in grado di assumere", hanno concluso i due segretari.

"Siamo vicini a lui e ai suoi familiari", aggiunge anche il direttore generale della Asl Brindisi Giuseppe Pasqualone. "I dettagli dell'episodio non sono ancora delineati, ma si ripropone ancora una volta il tema della sicurezza degli operatori sanitari che sono in prima linea e spesso diventano un facile bersaglio in situazioni di malessere.

Rivolgiamo a tutti un invito a un maggior senso di responsabilità e al rispetto del complicato lavoro degli operatori sanitari", conclude.

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