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Padova in balia di violenti africani: 3 arresti solo lunedì sera

Tre arresti nella sola serata di lunedì: in poche ore finiscono in manette un tunisino clandestino che ha accoltellato un connazionale per sottrargli il cellulare e non ha esitato ad attaccare i poliziotti, un malese colto in flagrante mentre pestava un altro straniero con una catena ed un ivoriano che, senza alcuno scrupolo, ha derubato ed aggredito brutalmente una volontaria del centro d’accoglienza che si era presa cura di lui

Padova in balia di violenti africani: 3 arresti solo lunedì sera

Serata di arresti lunedì scorso a Padova, dove 3 stranieri sono finiti in manette a distanza di poche ore. Sono tutti africani, ed ognuno di loro si è reso autore di una brutale aggressione.

Uno dei fermati è Yaya Soumahoro, un 26enne della Costa D’Avorio. Ospite presso una cooperativa padovana, il richiedente asilo ha mostrato la “propria riconoscenza” attaccando una volontaria della struttura, Luciana Spigolon. Intorno alle 5 del mattino, la 56enne di Cartura si è infatti ritrovata in casa l’africano, che la stava derubando. Vistosi scoperto, Soumahoro non ha esitato ad attaccarla, mandandola al pronto soccorso con due coste fratturate ed un trauma toracico. Alla povera donna sono stati assegnati 21 giorni di prognosi.

Arrestato dai carabinieri, il 26enne si trova adesso dietro le sbarre del carcere di Padova in via Due Palazzi.

Mentre i militari si occupavano di assicurare alla legge il violento ivoriano, una pattuglia della polizia di Stato stava identificando ed arrestando un altro facinoroso, ossia il 20enne Ben Razak Skander. Clandestino nel nostro Paese, Skander è il tunisino che domenica scorsa ha accoltellato un connazionale con il solo scopo di sottrargli lo smartphone.

La vittima dell’aggressione stava camminando in via Goito, quando è stata raggiunta dal 20enne ed un suo complice. Il giovane nordafricano lo ha ferito alle gambe con un coltello prima di scappare con il bottino.

A seguito del sanguinoso episodio si sono subito avviate le indagini, che in breve hanno portato all’identificazione dei responsabili. Rintracciato nella serata di lunedì, il tunisino ha opposto una strenua resistenza al momento del fermo, aggredendo gli stessi poliziotti. Servendosi di uno spray urticante per tenere lontane le forze dell’ordine, è riuscito a ferire uno degli agenti ad una mano prima di tentare la fuga, lasciando l’appartamento in cui si stava nascondendo. Soltanto la minaccia di utilizzare il taser ha placato una volta per tutte le intemperanze dello straniero, che è stato finalmente ammanettato dai poliziotti. Nella sua abitazione, oltre ad un taser e diversi coltelli, sono stati rinvenuti 25 grammi di hashish e 41 grammi di cocaina.

In manette anche Camara Souleymane, un malese di 25 anni. Alcuni poliziotti, impegnati in un’operazione di controllo del territorio, stavano passando di fronte ai Giardini Arena, nel centro storico di Padova, quando hanno notato un certo disordine nei pressi del parco pubblico.

Souleymane stava pestando con una catena un 38enne marocchino il quale, nello stesso tempo, veniva violentemente colpito anche da un secondo straniero. Provvidenziale l’intervento degli agenti, che hanno evitato che la situazione degenerasse. Lasciata la loro vittima a terra, il malese ed il suo complice hanno tentato la fuga, ma in poco tempo sono stati raggiunti ed arrestati.

Stando al racconto del marocchino, portato d’urgenza in ospedale, i due malviventi lo avevano aggredito con lo scopo di rapinarlo. Con l’accusa di rissa aggravata, il richiedente asilo politico Camara Souleymane si trova adesso in carcere.

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