Dopo la stretta delle misure per contrastare il coronavirus, decisa ieri dal governo, palazzo Chigi pubblica le risposte ai dubbi dei cittadini. Lo schema adottato, per fare chiarezza in merito alle nuove norme attuate in tutta Italia è quello delle Faq, cioè le risposte alle possibili domande espresse più frequentemente. Prima di tutto, viene chiarito che, da ieri, non ci sono più differenze sul territorio nazionale e da oggi, 10 marzo, non esistono più "zone rosse": tutta l'Italia, infatti, è stata dichiarata "zona protetta" e le regole sono uguali per tutti.
Gli spostamenti
Poi, le Faq chiariscono i dubbi sugli spostamenti: "Si deve evitare di uscire di casa. Si può uscire per andare al lavoro o per ragioni di salute o per altre necessità, quali, per esempio, l'acquisto di beni essenziali", specifica palazzo Chigi, ricordando la necessità di viaggiare con autodichiarazioni, che saranno oggetto di controlli successivi. I moduli sono in dotazione anche alle forze dell'ordine e potranno essere compilati sul posto. In caso di false dichiarazioni, si incorrerà in multe e sanzioni, fino all'arresto. "Senza una valida ragione- si specifica nuovamente- è richiesto e necessario restare a casa, per il bene di tutti". Chi è sottoposto a quarantena, invece, ha il "divieto assoluto" di uscire.
Ok agli spostamenti se "comprovati da esigenze lavorative". Ma cosa vuol dire? "Comprovate" significa che bisogna dimostrare di essere in viaggio per andare o tornare dal lavoro, anche tramite l'autodichiarazione o "con ogni altro mezzo di prova , la cui non veridicità costituisce reato". Anche ai transfrontalieri è consentito entrare e uscire dal territorio, per raggiungere il posto di lavoro. Consentita anche la mobilità di chi deve rientrare nel proprio domicilio, abitazione o residenza e di chi deve "uscire per andare ad acquistare generi alimentari". Le forze dell'ordine saranno incaricate di controllare che gli spostamenti dei cittadini vengano fatti secondo le regole: "Non ci saranno posti di blocco fissi per impedire alle persone di muoversi- chiarisce palazzo Chigi- La Polizia municipale e le forze di polizia, nell'ambito della loro ordinaria attività di controllo del territorio, vigileranno sull'osservanza delle regole". È possibile anche fare "attività motoria all'aperto", purché non venga fatta in gruppo, e andare ad assistere gli anziani. "Ricordate però- sottolineano le autorità- che gli anziani sono le persone più vulnerabili e quindi cercate di proteggerle dai contatti il più possibile".
I trasporti
Per quanto riguarda i trasporti, non esistono limitazioni per il transito delle merci, considerato "un'esigenza lavorativa". Quindi, anche i corrieri possono circolare per prelevare o consegnare le merci alle ditte o alle case: "Non sono previste limitazioni al transito e all'attività di carico e scarico delle merci". Non vi sono limitazioni nemmeno per il "trasporto pubblico non di linea", come il servizio taxi, "in quanto l'attività svolta è considerata esigenza lavorativa".
Gli uffici pubblici
Gli uffici pubblici rimarranno aperti "su tutto il territorio nazionale" e "l'attività amministrativa è svolta regolarmente". Ma palazzo Chigi ricorda che tutti i servizi sono "fruibili online". Gli uffici devono rimanere aperti anche in caso di "difficoltà di approvvigionamento" di disinfettanti, messi a disposizione secondo il decreto: si tratta, infatti, di una "misura di ulteriore precauzione". Il dipendete pubblico affetto da febbre deve considerarsi in regime di "malattia ordinaria", ma la decurtazione non si applicherebbe, se venisse provato il contagio da Covid-19.
Bar, cinema e teatri
"È consentita l'attività di ristorazione e bar dalle 6.00 alle 18.00, con obbligo a carico del gestore di predisporre le condizioni per garantire la possibilità del rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro": in caso contrario, verrà sospesa l'attività. In ogni caso, al di fuori degli orari stabiliti, può avvenire l'attività di consegna a domicilio, evitando contatti personali alla consegna. Per quanto riguarda i pub, il decreto vieta "ogni attività diversa dalla somministrazione di cibi e bevande": sono quindi sospese le attività ludiche e gli eventi aggregativi. Per cinema, teatri, musei e biblioteche è prevista la chiusura al pubblico in tutta Italia.
Le scuole
In tutto il Paese, scuole, università e asili rimarranno chiusi fino al 3 aprile. Resta comunque "la possibilità di svolgimento di attività didattiche a distanza, tenendo conto, in particolare, delle specifiche esigenze degli studenti con disabilità". Sospesi anche tutti i corsi professionali, master e università per anziani. È possibile tenere sessioni di esami e sedute di laurea "ricorrendo in via prioritaria alle modalità a distanza o comunque adottando le precauzioni di natura igienico sanitaria ed organizzative". Dalla sospensione dei corsi universitari sono esclusi quelli post universitari connessi "con l'esercizio delle professioni sanitarie, inclusi quelli per i medici in formazione specialistica, e le attività dei tirocinanti delle professioni sanitarie e medica. Non è sospesa l'attività di ricerca".
Cerimonie ed eventi
Su tutto il territorio nazionale "sono sospese tutte le manifestazioni organizzate nonché gli eventi in luogo pubblico o privato". La misura si applica anche agli eventi di carattere, culturale, ludico, sportivo e religioso. Tutte le cerimonie civili e religiose, compresi i funerali, sono sospesi fino al 3 aprile, così come le messe e gli alri impegni religiosi. Le chiese rimangono aperte, purché vengano evitati assembramenti.
Turismo
Gli spostamenti per motivi di turismo sono "assolutamente da
evitare" in tutta Italia e chi si trova in vacanza deve spostarsi solamente per tornare nella propria abitazione. I turisti possono prendere treni e aerei, dato che stazioni e aeroporti restano aperti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.