Cronache

Palermo ora ha il tram: gira a vuoto sui binari

Avanti e indietro. E ancora indietro avanti. Il tram di Palerno (nuovo di zecca) gira vuoto mentre la politica continua a litigare

Palermo ora ha il tram: gira a vuoto sui binari

Mentre nei palazzi della politica si litiga su chi debba gestire il servizio, con quali risorse, con quali mezzi e con quale personale, il tram di Palermo continua nella sua eterna marcia. Arriva a destinazione e poi torna. Arriva e poi torna. Efficiente, puntuale, ma sempre vuoto, anzi vuotissimo. Uno spettacolo itinerante da 320 milioni di euro e 8 anni di preparazione.

Leoluca Orlando, sindaco della Città, aveva promesso l'avvio delle tre linee del tram entro quest'anno, ora ha messo sul tavolo le sue dimissioni: "Se non approvate subito il contratto di servizio me ne vado, e con me andate a casa anche voi". La minaccia è scattata all’indomani della bocciatura del contratto con l’Amat (l’azienda municipale di trasporti) da parte di ben tre commissioni di Palazzo delle Aquile: Contratti, Aziende e Bilancio, come riportato da La Stampa. Da allora un lungo tira e molla per ribaltare le sorti della delibera prima che arrivi in aula nella maxi-seduta in programma da oggi al 23 dicembre.

Nel frattempo, mentre le forze politiche di Pd e Forza Italia litigano, i vagoni candidi con sedili azzurri e le obliteratrici impacchettate, che di certo non possono cominciare la loro carriera al chiuso di un deposito, continuano a girare. In moto costante per evitare il rischio di arrugginirsi, di ingripparsi, di finire nel dimenticatoio prima del loro passeggero numero uno. Uno Schiaffo in movimento per tutti quei passeggeri della periferie abituati ad aspettare l’autobus per ore. Un'altra follia della politica e della burocrazia.

Il motivo di questa incessante corsa va ricercata nel bisogno di finanziamenti per mantenere il servizio. All'anno costa 22 milioni all’anno: dieci servono per la Bombardier che si occuperà della manutenzione delle diciassette vetture, quattro e passa per l’energia elettrica, 260 mila per la pulizia, sei per il personale. Il Comune aveva pronto il suo piano: affidare il servizio alla boccheggiante Amat e ricavare i soldi della gestione dall’avvio della zona a traffico limitato in centro storico: 120 euro all’anno per auto, moltiplicati per 250 mila automobilisti titolari di una vettura almeno euro 3 (le altre, fuori), fanno 30 milioni all’anno.

Come si dice qualcuno ha fatto i conti senza l'oste. E questo è il sindaco Orlando. Purtroppo il primo cittadino può contare solo su venti consiglieri, quindi è costretto a trovare un accordo con il Pd che ne ha undici, o con Forza Italia che ne ha sei. Partiti che sono su barricate diverse. Rosario Filoramo, capogruppo Pd ha detto: "Su questa strada non ci convinceranno mai, in centro storico entrino soltanto i residenti, e gratis. Il tram? Si finanzi con una politica di abbonamenti intelligenti". Contrattacca l'azzurro Giulio Tantillo: "Bisogna dare la possibilità a tutti di pagare un ticket giornaliero". Confindustria invece consiglia di tagliare fuori l'Amat e affidare il tutto ai privati.

Mentre si pensa e si litiga, il tram continua a girare su quindici chilometri di linea, percorrendo quaranta fermate (una ogni quattrocento metri), testando i vagoni antivibrazione, collaudando per l’ennesima volta l’audio con le informazioni a bordo.

I passeggeri a bordo rimangono zero, ma ogni tanto un giro se lo fanno i tecnici della società che ha costruito l’opera, pronta a chiedere una penale da 30 mila euro al giorno.

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