È nel giorno in cui studenti, precari e disoccupati sono scesi in piazza in tutta Italia che papa Francesco torna a parlare di lavoro, come di una questione che si impone "in maniera pressante" all'ordine del giorno e ricorda "la realtà drammatica" di quanti non hanno un'occupazione sicura o l'hanno persa.
Anche i lavoratori in nero nelle parole di Francesco, che rivolgendosi soprattutto agli immigrati ricorda come siano "costretti a lavorare" in queste condizioni, senza "le più elementari garanzie". "È più forte la tentazione di difendere il proprio interesse", dice il Papa, che parla di una situazione in cui non ci si preoccupa "del bene comune, senza badare troppo alla giustizia e alla legalità".
Un invito particolare - nell'udienza con gli operatori fiscali - è per i commercialisti, a cui il Pontefice chiede di "giocare un ruolo positivo, costruttivo" e ricordare che "dietro ogni carta c'è una storia, ci sono
dei volti". Infine l'invito, con il loro lavoro, a "consegnare migliorato, alle generazioni future, il patrimonio ambientale, economico, culturale e sociale che abbiamo ereditato".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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