Giulia ha poco più di sette mesi ed è uno dei 32 bimbi che questa mattina sono stati battezzati da papa Francesco in San Pietro. I suoi genitori non sono sposati in Chiesa ma solo civilmente, questo però non ha impedito loro di veder esaudito questo desiderio. Una "richiesta" che lo scorso 25 settembre i genitori avevano rivolto direttamente al Santo Padre al termine dell’udienza del mercoledì. "Eravamo sul sacrato - racconta con semplicità Ivan Scardia, il padre della bimba - quando è passato gli abbiamo chiesto se poteva battezzare la nostra seconda figlia. Ci disse di rivolgersi ai suoi collaboratori che poi ci hanno contattato".
"Oggi canta il coro, ma il coro più bello è quello dei bambini, alcuni piangeranno, se hanno fame o hanno qualcosa. Se hanno fame, mamme, dategli da mangiare, tranquille". Nell'omelia per la Santa Messa del battesimo di piccoli nella cappella Sistina, Bergoglio ha incoraggiato i genitori presenti a un clima di semplicità e spontaneità nel partecipare alla cerimonia. Non di rado durante i battesimi nella Sistina con i papi, le mamme hanno infatti offerto il seno per l'allattamento e i padri hanno usato il biberon per calmare i bimbi più intemperanti e strillanti. Il Pontefice ha quindi invitanto i genitori, una volta tornati a casa, a portarsi dietro un pensiero: "Come possiamo essere trasmissori (il Papa latinoamericano ha usato proprio questo neologismo, ndr) della fede". Tra i 32 neonati battezzati, più o meno equamente distribuiti tra maschi e femmine, due piccole si chiamano Francesca, forse in onore del nuovo Papa, e due lo hanno tra gli altri propri nomi. Francesco al maschile, invece, non compare né come primo né come altro nome per nessuno dei neonati, tra i quali però c’è un Samuel che come terzo nome si chiama Jorge, come Jorge Mario Bergoglio, oggi papa Francesco.
"Gesù non aveva necessità di essere battezzato - ha spiegato il Papa nella breve omelia a braccio - ma con il suo corpo e con la sua divinità, con il suo corpo ha benedetto tutte le acque perchè avessero il potere di dare il battesimo, e poi prima di salire al cielo ha detto di andare in tutto il mondo a battezzare e da quel giorno al giorno d’oggi questa è stata una catena ininterrotta" da chi battezzava i figli. Una catena che prosegue anche oggi. "Questi bimbi sono anello di una catena, voi genitori avete un bambino o una bambina per battezzare, ma dopo alcuni anni saranno loro che avranno un bambino o una bambina da battezzare e poi un nipotino, questo è la catena, voi siete trasmissori della fede, avete il dovere di trasmettere la fede a questi bambini, è la più bella eredità che gli lascerete, la fede, soltanto questo. Oggi - ha concluso - portate a casa questo pensiero: dobbiamo essere tramissori di fede e pensata e a questo, come possiamo essere ogni giorno trasmissori della fede".
Al termine della Santa Messa Papa Francesco ha annunciato che il 22 febbraio creerà sedici nuovi cardinali appartenti a dodici nazioni di ogni parte del mondo.
"Questi - ha detto Bergoglio all’Angelus - rappresentano il profondo rapporto ecclesiale tra la chiesa di Roma e le altre chise sparse per il mondo". Tra loro c’è anche il segretario di Stato Piero Parolin.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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