Quello di papa Francesco non è un monito, ma un'intenzione precisa: la pedofilia deve essere cancellata dalla Chiesa cattolica e "dalla faccia della terra". Il pontefice argentino ha concluso i lavori del summit sulla prevenzione degli abusi ai danni dei minori e degli adulti vulnerabili che ha convocato per questi giorni, facendo incontrare tutti gli episcopati del mondo.
Questa mattina, parlando dell'esisto dell'incontro e delle misure che intende prendere a stretto giro, il Santo Padre ha comunicato di voler riformare le disposizioni ecclesiastiche: "Allora - ha detto, ponendo la parola 'fine' a quello che alcuni hanno chiamato "Sinodo straordinario" - si parlava di 'minori di anni 14', ora pensiamo di dover innalzare questo limite di età per allargare la tutela dei minori e insistere sulla gravità di questi fatti". La linea della "tolleranza zero", insomma, va estesa il più possibile. A riportarlo, tra gli altri, è stata l'Agi.
Ma questa tipologia di crimini non riguarda solo gli ambienti ecclesiastici. Bergoglio ha domandato un impegno comune: "Faccio un sentito appello per la lotta a tutto campo contro gli abusi di minori, nel campo sessuale come in altri campi, da parte di tutte le autorità e delle singole persone, perché si tratta di crimini abominevoli che vanno cancellati dalla faccia della Terra: questo lo chiedono le tante vittime nascoste nelle famiglie e in diversi ambiti delle nostre società". I presunti alibi, insomma, non saranno mai più tollerati. Quello degli abusi è uno scandalo che ha minato la "credibilità" dell'istituzione ecclesiastica, specie in Cile e negli Stati Uniti d'America.
Il papa, che ha da poco
ridotto allo stato laicale un ex cardinale, è stato sin troppo chiaro. L'impegno sulla prevenzione continuerà anche dopo questo summit. L'ex arcivescovo di Buenos Aires procederà almeno attraverso una riforma restrittiva.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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