Papa Francesco contro i matrimoni lampo: "Meglio prima convivere"

Il duro monito di papa Francesco: "È meglio non sposarsi senza consapevolezza sacramento". Poi l'apertura alla convivenza

Papa Francesco contro i matrimoni lampo: "Meglio prima convivere"

"A Buenos Aires ho proibito di fare matrimoni religiosi nei casi che noi chiamiamo matrimonios de apuro, cioè 'di fretta', quando è in arrivo il bambino". Ieri pomeriggio, aprendo il convegno annuale della Diocesi di Roma, papa Francesco ha raccontato di aver proibito di celebrare certi matrimoni "perché non sono liberi". "Ho visto dei casi belli, in cui poi, dopo due-tre anni, si sono sposati, e li ho visti entrare in chiesa papà, mamma e bambino per mano - ha spiegato - ma sapevano bene quello che facevano". Una posizione, quella del Santo Padre, che preferisce una convivenza in attesa di una decisione davvero libera a un matrimonio "lampo".

Giovedì pomeriggio, al Laterano, papa Francesco aveva detto che "oggi la maggior parte dei matrimoni non sono vaidi". Ma la versione ufficiale del discorso, rivista in Vaticano, riportava "una parte dei matrimoni". Così ieri, con gli studenti e ex studenti della residenza universitaria Villa Nazareth, il Santo Padre c'è tornato sopra. "Oggi - ha spiegato - molti non siamo liberi in questa cultura edonistica. Il sacramento del matrimonio si può celebrare soltanto nella libertà, se no non lo ricevi". Parlando del matrimonio, Bergoglio ha, quindi, confidato la sua gioia quando alla Messa di Santa Marta viene festeggiato il 50° o 60° di matrimonio di qualche coppia. "Ma - ha avvertito - è meglio non sposarsi se non si sa cosa sia il sacramento".

Alle coppie che sono sposate da tanto tempo papa Francesco ama chiedere chi dei due, "in tutti questi anni anni", ha avuto "più pazienza". "Tutti e due - rispondono i più - abbiamo litigato quasi tutti i giorni. Ma pazienza, padre noi siamo innamorati". "Dopo sessant'anni - ha osservato Bergoglio nel dialogo che a questo punto è divenuto davvero intimo con i presenti nel giardino della residenza universitaria - questo è grande. Uno dei frutti del sacramento. Lo fa la grazia, magari possiamo capire questo". "Si litiga - ha continuato il Papa - tutti lo sappiamo. Volano i piatti: è cosa di tutti i giorni".

Agli sposi Bergoglio non ha lesinato consigli. Li ha invitati a "non finire la giornata senza fare la pace". E ha consigliato loro di fare anche solo "un gesto per chiedere scusa". Poi ha sottolineato l'importanza del perdono. "Non dimenticate di carezzarvi, voi sposi - ha continuato - la carezza è uno dei linguaggi dell'amore, per dire: 'Ti voglio tanto, ti amo'. Anche col corpo. Sempre". Per arrivare a questo, però, ci vuole consapevolezza. E, come riporta il Corriere della Sera, ha voluto condividere un'altra esperienza fatta a Buenos Aires, dove alla domanda del parroco ,"Quanti siete conviventi?", la maggioranza di chi partecipa ai corsi di preparazione al matrimonio alza la mano.

"Preferiscono convivere, e questa è una sfida, chiede lavoro", ha concluso il Pontefice invitando a non dire subito "Perché non ti sposi in chiesa?". "Bisogna accompagnarli, aspettare e far maturare. E fare maturare la fedeltà".

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