Cronache

Parma, pusher nigeriano cerca di ingoiare cocaina e morde militare

Il blitz martedì mattina in un Bed And Breakfast nei pressi del Maggiore dove lo straniero, un senza fissa dimora, aveva affittato una camera con la propria compagna

Parma, pusher nigeriano cerca di ingoiare cocaina e morde militare

Era un senza fissa dimora, pertanto, per coglierlo sul fatto e sottoporlo a perquisizione i militari del nucleo operativo radiomobile di Parma hanno dovuto effettuare un blitz all'interno del Bed And Breakfast in cui soggiornava insieme alla propria compagna, sorprendendolo con oltre sessanta grammi di cocaina. Dopo aver tentato invano di ingoiare gli ovuli contenenti lo stupefacente per disfarsi delle evidenti prove a suo carico, il corpulento straniero ha sferrato un morso ad uno dei carabinieri che cercava di fermarlo.

Protagonista in negativo della vicenda un uomo di nazionalità nigeriana di 31 anni, personaggio noto alle locali forze dell'ordine e descritto come individuo di corporatura decisamente robusta. I fatti, secondo quanto riportato dai quotidiani locali che hanno fornito alcuni dettagli sulle concitate fasi di arresto dell'africano, si sono verificati durante la mattinata dello scorso martedì 25 febbraio.

Obiettivo del blitz degli uomini dell'Arma è divenuta una struttura ricettiva collocata nelle vicinanze dell'ospedale Maggiore di Parma, dove l'extracomunitario, un senza fissa dimora, aveva affittato una camera insieme alla propria compagna. Quando i carabinieri hanno fatto irruzione nella stanza del Bed And Breakfast in cui soggiornava il 31enne, quest'ultimo è stato letteralmente colto di sorpresa.

La sua prima reazione è stata quella di far sparire ogni prova di incriminazione a suo carico, pertanto si è avventato verso un posacenere nel quale aveva depositato i ventinove ovuli termosaldati contenenti la cocaina per la quale i carabinieri del Norm di Parma si erano attivati. Dopo aver afferrato gli involucri, il corpulento nigeriano ha cercato disperatamente di ingoiarli e di mandarli giù, erroneamente convinto che ciò fosse sufficiente a far cadere ogni capo di imputazione nei suoi confronti.

Vista la mole dell'extracomunitario, anche quattro militari hanno dovuto faticare e non poco a trattenerlo per cercare di ammanettarlo: lo straniero, infatti, ha reagito divincolandosi con forza nel tentativo di liberarsi dalla loro presa. Altri due carabinieri sono dovuti intervenire in supporto dei colleghi in difficoltà, ma il nigeriano, per nulla intenzionato ad arrendersi, ha sferrato un morso alla mano di uno dei nuovi arrivati, ferendolo lievemente.

Dopo che le manette sono scattate ai suoi polsi, il pusher è finito in caserma per le consuete operazioni di identificazione ed incriminazione. Sequestrati i sessanta grammi di cocaina rinvenuti complessivamente nei ventinove ovuli rintracciati all'interno della stanza.

Il nigeriano dovrà difendersi dall'accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e resistenza a pubblico ufficiale.

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