
Una delegazione del Pd toscano sindaco di Piombino in testa, si è messa in mare a bordo di un rimorchiatore per l'ultima sfida a Genova. Doveva essere la carta finale da giocare per convincere tutti: la Costa Concordia deve essere demolita in Toscana e non nel capoluogo ligure. Ma l'impresa appare sempre più una battaglia senza speranza. Nella lotta tutta a sinistra tra Piombino e Genova per accaparrarsi l'affare della demolizione del relitto del Giglio, Genova sembra ormai doverla spuntare. Anche se la decisione in conferenza dei servizi, prevista per domani, slitterà probabilmente ancora. E allora sarà il consiglio dei ministri a dover emettere il verdetto finale. Con un premier cui potrebbe toccare l'onere di dire "no" alla sua Toscana e confermare le preferenze genovesi di Costa Crociere.
Il Pd di Piombino ne fa una crociata per i pesci. Il business è sì ghiottissimo (si parla di un giro d'affari legato alle operazioni di demolizione di 100 milioni di euro) ma i democratici si sono messi in mare a difesa dei pesci. Sono partiti in tre con altrettanti marinai, domenica scorsa. A bordo del rimorchiatore il sindaco di Piombino, Massimo Giuliani, Valerio Fabiani, segretario della federazione del Pd Val di Cornia-Elba, e il consigliere comunale Valerio Pietrini. Il rimorchiatore Phalesia, dopo essere transitato dal Giglio, sta ripercorrendo il tragitto che dovrebbe compiere la Concordia nel caso di trasferimento a Genova. Il sindaco, però, è sbarcato prima per inderogabili impegni.
La delegazione è in arrivo a Genova in queste ore, e domani, alla conferenza dei servizi convocata a Roma, esporrà i rischi affrontati in navigazione: "Quanto è precario il tempo, quanto sono variabili le condizioni del mare e quanto sono delicati i passaggi vicino alle isole".
Giuliani definisce il trasferimento del relitto a Genova "una scelta scellerata". Il rimorchiatore è passato attraverso "aree marine pregiate come il santuario dei cetacei - ha spiegato Fabiani - e il grande patrimonio naturalistico che abita i nostri mari. Un rischio che non vogliamo né sottovalutare, né minimizzare. Vogliamo dimostrare concretamente che cosa significhi fare cinque giorni di navigazione a due nodi con la possibilità di condizioni meteo marine avverse».
Costa Crociere intanto ha presentato un contro-dossier per rispondere alla crociata dei cetacei, confermando la scelta di Genova. Piombino non sarebbe assolutamente pronta ad accogliere il relitto. E non si può aspettare l'autunno. Lo storico trasferimento della nave deve avvenire infatti assolutamente durante l'estate, probabilmente intorno alla metà di luglio. Nel pieno della stagione turistica, protestano al Giglio.
Il capo della Protezione Civile, Franco Gabrielli, continua però a ripetere che il relitto va spostato "il prima possibile". Genova dista 200 miglia, Piombino 35. Ma Genova è pronta, Piombino non ancora. Alla conferenza dei servizi di domani è però probabile che si decida per un ulteriore rinvio e che la pratica venga passata al consiglio dei ministri. Il cdm avrà una settimana di tempo per indicare la sede definitiva dello smantellamento.
Renzi ha ricevuto in questi mesi molte lettere dalla
Toscana, compresa quella del governatore Enrico Rossi. Nelle due pagine a Renzi, Rossi ricorda la delibera del consiglio dei ministri dell'11 marzo 2013, che indicava in Piombino la sede ideale per la rottamazione del relitto.