Si allarga lo scandalo pedofilia e abusi che sta investendo il Vaticano. Dopo la pubblicazione del dossier su La Verità ad opera dell’ex nunzio a Washington monsignor Viganò, ora anche il procuratore generale della Pennsylvania sostiene di avere di avere “le prove” che la Santa Sede sapeva della copertura degli abusi sessuali nella Chiesa Cattolica.
“Non c'erano solo abusi sessuali diffusi, stupri di bambini, c'era una sistematica copertura che arrivava fino in Vaticano", ha detto Josh Shapiro, alla Nbc. "Abbiamo le prove che il Vaticano sapeva e ha coperto gli abusi. Non posso parlare specificatamente di papa Francesco", ha poi aggiunto il procuratore.
Nel rapporto del grand giurì vengono riportati "scabrosi dettagli" che includono stupri, aborti, confessione e occultamenti. Alcune vittime erano adolescenti, mentre altre erano in età prepuberale. Diverse sono finite nel gorgo della dipendenza dall'alcol e droga e alcuni sono hanno tentato persino il suicidio.
"È orribile pensare a quello che questi uomini di Dio hanno fatto a questi bambini e poi avere l'occultamento che è stato letteralmente intenzionale per proteggere i preti dalle forze dell'ordine", ha detto Shapiro. La stragrande maggioranza dei preti già identificati è morta o i reati sono troppo vecchi per essere perseguiti in base alla legge dello Stato.
Dal Vaticano intanto cominciano a
trapelare le prime indiscrezioni. Come riporta Repubblica, stretti collaboratori riferiscono che Papa Francesco è "amareggiato" dalla vicenda del dossier stilato da Viganò, ma "non pensa alle dimissioni".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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