Perugia, sudamericano a processo per lo stupro della figliastra

La presunta vittima, figlia di quella che allora era la compagna dello straniero, aveva raccontato di aver bevuto qualche birra insieme al patrigno e di essersi svegliata in giorno dopo con dolori e bruciori ai genitali. La visita ginecologica aveva confermato il rapporto sessuale

Perugia, sudamericano a processo per lo stupro della figliastra

Accusato di aver abusato sessualmente della figliastra, un cittadino straniero sarà ora chiamato a difendersi dinanzi ai giudici del tribunale di Perugia, che dovranno infine esprimersi sulla vicenda.

I fatti contestati, secondo quanto riferito dai quotidiani locali che hanno riportato la notizia, si sono verificati nel lontano 2012, ma solo ora si è riusciti a dare avvio al processo.

A finire alla sbarra un uomo originario del Sud America, sul quale pende l'accusa di violenza sessuale aggravata.

Stando a quanto raccontato dalla presunta vittima di stupro, l'extracomunitario aveva raggiunto l'abitazione di quella che allora era la sua compagna in un momento in cui la donna non si trovava in casa, essendo uscita per recarsi a lavoro. Invece di andarsene, l'uomo aveva deciso di restare in compagnia della figlia di quest'ultima, con cui aveva cominciato a consumare degli alcolici. Dopo aver bevuto alcune birre, tuttavia, la ragazza aveva iniziato ad accusare i classici sintomi riconducibili allo stato di ebbrezza. Con la mente offuscata dai fumi dell'alcol, non sarebbe infatti stata in grado di comprendere che cosa il suo patrigno avesse in mente.

Approfittando della confusione della giovane (di cui non è stata resa nota l'età), il sudamericano l'avrebbe violentata, per poi abbandonare l'abitazione prima che la vittima riprendesse i sensi.

Questa, almeno, la versione fornita dalla ragazza che aveva inoltre riferito di essersi svegliata il mattino successivo con evidenti bruciori e fastidi agli organi genitali. Dei dolori che avevano fatto subito sorgere in lei il sospetto che il patrigno le avesse usato violenza la sera prima.

Dopo aver trovato il coraggio di raccontare tutto alla madre, la giovane si era recata di persona presso le autorità locali per denunciare quanto le era accaduto. Si era quindi successivamente presentata al pronto soccorso dell'ospedale di Perugia per farsi sottoporre a dei controlli. La visita ginecologica ed il tampone vaginale effettuato sulla ragazza avevano in effetti confermato il rapporto sessuale, senza però poter dimostrare l'avvenuta violenza, che secondo la presunta vittima ci sarebbe stata.

Parlando con gli inquirenti, infatti, la giovane ha più volte dichiarato che il rapporto non è stato consenziente, dato che lei si trovava sotto l'effetto di alcolici.

La denuncia ha fatto subito scattare le indagini del caso, che hanno portato alla formulazione dell'accusa di violenza sessuale con l'aggravante di aver approfittato della ragazza quando questa si trovava impossibilitata ad opporre un rifiuto ed a difendersi.

A ciò si aggiunge anche il fatto che il sudamericano abbia abusato sessualmente della figlia di una donna con la quale aveva una relazione.

Dopo anni il processo ha avuto finalmente inizio durante la giornata di ieri, martedì 20 gennaio. L'imputato è difeso dall'avvocato Pasquale Perticaro.

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