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Perugia, ucciso 38enne durante rapina in villa: ferito e poi freddato

Luca Rosi ha reagito ai tre aggressori ed è stato ucciso con quattro colpi di pistola: uno alla gamba e tre al torace. Nella provincia è caccia alla banda di rapinatori

Perugia, ucciso 38enne  durante rapina in villa: ferito e poi freddato

Una rapina in villa finita male. Così è morto Luca Rosi, impiegato di banca, a Ramazzano, alle porte di Perugia. L'uomo era nella casa del padre con il nipote di 8 anni, la compagna 34enne e la madre di 65 anni. Intorno alle 22,30, tre persone - con volto coperto, guanti e due pistole - sono entrati dalla porta-finestra della cucina e li hanno legati. Il 38enne è riuscito però in qualche modo a reagire e ha provato a fuggire o a proteggere gli altri. I tre gli hanno quindi sparato con una pistola automatica, ferendolo con un proiettile alla gamba. Non contenti lo hanno colpito altre tre volte al torace.

A dare l'allarme intorno a mezzanotte è stata la madre di Rosi che, ancora con le mani legate, è corsa al bar dove si trovava il marito. Illesi, ma sotto choc, il bambino e le due donne. È già scattata la caccia ai tre ragazzi sono fuggiti a bordo di una Volswagen Golf, poi ritrovata poco distante dal paese.

L'auto era di proprietà della vittima e probabilmente gli aggressori l'hanno utilizzata per raggiungere un altro mezzo e far sparire le proprie tracce.

È "un atto di violenza bestiale e inaudita", ha detto il sindaco di Perugia Wladimiro Boccali, che questa mattina ha fatto visita ai genitori della vittima.

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