Cronache

Il petrolio dell'Isis in Italia? Si indaga sulle navi fantasma

L'ipotesi investigativa è finita in un dossier riservato del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria della Guardia di Finanza

Il petrolio dell'Isis in Italia? Si indaga sulle navi fantasma

Il petrolio dell'Isis è finito in Italia? Sembrerebbe così. Infatti, come spiega un'inchiesta della Repubblica, l'ipotesi investigativa è finita in un dossier riservato del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria della Guardia di Finanza. "È possibile ritenere che le importazioni di petrolio da zone sottoposte al controllo delle organizzazioni terroristiche abbiano come terminali anche le principali raffinerie italiane. Disarticolare ogni possibile frode nel settore degli olii minerali può avere una valenza strategica nel contrasto al finanziamento al terrorismo", si legge nel report riportato da Repubblica.

Ma come farebbe il petrolio ad arrivare nel nostro paese? Un'ipotesi potrebbe basarsi sul fatto che a sessanta miglia a sud di Malta, nel tratto di acque internazionali, alcune petroliere provenienti dalla Turchia, dalla Russia e dalla Libia, spariscano per qualche ora, giusto il tempo di travasere il greggio clandestino.



Proprio per questa ragione, le motovedette che l'Italia ha fornito alla Guardia Costiera libica sono state utilizzate anche per dare la caccia alle bettoline.

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