Cronache

In Piemonte riaprono cinema e teatri, ma con una misura "bizzarra"

Riaprono cinema e teatri in Piemonte. La proposta per garantire la "distanza di sicurezza" tra le persone prevede l'occupazione di un posto sì e l'altro no

In Piemonte riaprono cinema e teatri, ma con una misura "bizzarra"

Quando riapriranno cinema e teatri nelle Regioni dell'Italia settentrionale, dove c'è stata la stretta minesteriale per limitare l'eventualità di un contagio da coronavirus, resta ancora un arcano da disvelare. Fatto sta che, se le direttive dovessero giungere in giornata - l'annuncio da Roma è atteso nel pomeriggio di domenica 1 marzo - potrebbe avere seguito la misura (bizzarra) proposta dall'amministrazione regionale piemontese.

Stando a quanto riporta il quotidiano La Stampa, l'idea è quella di garantire una "distanza di sicurezza" tra i vari spettatori della sala al fine di limitare contatti troppo ravvicinati o, addirittura, "pericolosi" assembramenti di persone. La regola prevede che si occupino le poltrone in modo alterno - un posto sì e l'altro no, per intenderci - lasciando uno spazio libero, ben circoscritto dalla seduta vuota, tra i possibili occupanti delle file. Ma sarà sufficiente tale limitazione a scongiurare il rischio della presunta diffusione del Covid-19 all'interno di un ambiente chiuso? Superfuo sottolineare che il provvedimento è già argomento di dibattito.

La proposta non incontra il favore del presidente Agis Carlo Fontana che ieri, in una lettera inviata a Conte, Franceschini e al segretario generale Mibact, ha precisato che si tratta di una misura "assolutamente non percorribile" riconoscendo "lo sforzo e la comprensione in una fase in cui le scelte non sono di facile definizione". A Torino, ad esempio, la settimana prossima, Lella Costa al Gobetti è già sold out e per il Macbeth al Carignano sono già stati venduti l'85% dei biglietti. "In base a quale criterio dovremmo stabilire quale spettatore far entare e quale lasciare fuori dal cinema?", domanda Filippo Fonsatti, direttore del teatro Stabile del capoluogo piemontese.

Quanto ai musei, invece, la gestione dei flussi non dovrebbe essere un ostacolo ed il contigentamento - una delle parole più abusate di questi giorni - è pressoché gestibile con le dovute proprorzioni del caso. "I flussi verranno gestiti in modo da non creare assembramenti di persone nelle sale. - fa sapere Evelin Christillin, presidentessa del Museo Egizio, che ieri è stata raggiunta dalla lieta notizia dopo una lunga settimana di patimenti - E per incentivare gli ingressi, da domani al 15 marzo, abbiamo lanciato l'iniziativa 'La Cultura Cura': biglietti scontati a 10 euro, con ulteriori riduzioni per bambini e studenti". Domani la chiusura del museo è postecipata alle 18.

30 anziché alle 14 mentre, per precauzioni igieniche, è stata sospesa la distribuzione della audioguide.

Commenti