Pisa, gioielliere reagisce a rapina: uccide un bandito, l’altro fugge

Già vittima di rapine in passato, il gioielliere era stato ferito gravemente dai banditi. Questa volta ha reagito. Ucciso un bandito straniero

Pisa, gioielliere reagisce a rapina: uccide un bandito, l’altro fugge

Hanno cercato di svaligiargli l'oreficeria proprio mentre stava per chiuderla. Ma l'orefice ha reagito ferendo a morte uno dei due rapinatori e mettendo in fuga l'altro. Il tentativo di rapina finito nel sangue è avvenuto alla gioielleria "Ferretti" in via Angelo Battelli, nella periferia nordest di Pisa. Subito dopo la denuncia del gioielliere è scattata la caccia al complice del bandito freddato con un colpo di pistola. Sulle sue tracce si sono messi i carabinieri e la polizia.

Erano le 19.30 e stava per chiudere il negozio, quando il commando, armato fino ai denti, è entrato in azione. Non era certo la prima volta che succedeva. Era stato vittima di rapine già in passato. E, in una occasione, era anche stato ferito gravemente dai banditi. Questa volta, però, Daniele Ferretti (69 anni) ha reagito. E ha sparato contro gli aggressori. Un 30enne, uno straniero di cui non è però ancora stata resa nota la nazionalità, è rimasto ucciso mentre il complice è riuscito a fuggire facendo perdere le proprie tracce.

Sul posto della tentata rapina, oltre agli investigatori di carabinieri e polizia, è intervenuto anche il prefetto di Pisa, Attilio Visconti. Ferretti è stato immediatamente accompagnato nella caserma dei carabinieri di Pisa per essere interrogato. Anche la moglie, che si trovava nell'oreficeria durante la rapina, è stata portata in caserma per essere in sentita dagli inquirenti.

"Solidarietà a Daniele - ha commentato Matteo Salvini - ha fatto bene". La gioielleria Ferretti è stata più volte presa di mira dai banditi. L'ultima rapina era avvenuta il 7 gennaio dello scorso anno, quando un balordo solitario si era presentato armato di pistola all'interno dell'esercizio e si era fatto consegnare da una commessa alcuni rotoli d'esposizione contenenti dei gioielli. Nel luglio del 1999, invece, proprio il titolare della gioielleria era stato accoltellato gravemente durante un altro tentativo di rapina.

"Ferretti ha difeso la sua gioielleria dall'ennesima rapina - ha commentato il segretario del Movimento Nazionale, Gianni Alemanno - nessuno si permetta di inquisirlo, la difesa è sempre legittima".

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