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Plagiata della compagna lesbica uccide la figlia di soli 8 anni

"È il male, bisogna eliminarla": la tortura e la picchia fino alla morte

Plagiata della compagna lesbica uccide la figlia di soli 8 anni

Polly Chowdhury, una donna musulmana di 35 anni, ha torturato e picchiato la figlia per anni, Ayesha, fino a farla morire a soli 8 anni perché convita dall'amante Kiki Muddar, 43 anni, che la piccola era posseduta da demoni.

L'episodio risale al 28 agosto del 2013, quando la bambina fu trovata in condizioni pietose (pesava appena 21 chili) e senza vita per un colpo alla testa nella sua casa di Chadwell Heath, a Londra. Ora il tribunale penale ha condannato entrambe le donne per omicidio: 13 anni a Polly, 18 a Kiki, considerata la causa scatenante di tutto quello che ha subito Ayesha. Secondo quanto ricostruito, infatti, per tre anni Kiki aveva tormentato Polly creando, tra l'altro, anche diversi profili falsi su Facebook. Uno in particolare impersonava uno spirito musulmano chiamato Skyman e inviava alla donna migliaia di messaggi per convincerla a punire sua figlia per evitare che si aprissero le porte dell'inferno.

Così le due donne facevano fare alla bimba docce gelate, la picchiavano, la umiliavano fino a farla ammalare, le facevano pulire i pavimenti, le spegnevano sigarette sulla pelle e altro ancora. Una serie di violenze sadiche continue a cui si aggiungevano quelle psicologiche ai confini dell'horror, come quando le due donne, a turno, entravano di notte all'improvviso nella stanza della bimba indossando maschere terrificanti. "Io la annegherei quella strega. Seriamente, ho intenzione di ucciderla. Ha quello sguardo fisso diabolico, dentro di lei c'è il male allo stato puro", diceva Kiki a un amico poco prima che la bimba morisse.

Quando i servizi di emergenza arrivarono sul posto, il giorno dopo il delitto, trovarono Ayesha nuda, con solo un paio di slip rosa, coperta di lividi e oltre 50 ferite, tra cui il segno di un morso sulla schiena attribuito a sua madre.

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