Coronavirus

Pranzo "lampo" anti-aperitivo L'idea per riaprire i ristoranti

I ristoratori sperano di poter riaprire dopo il 20 aprile, anche se con orario ridotto, forse fino alle 15 o alle 16

Pranzo "lampo" anti-aperitivo L'idea per riaprire i ristoranti

I ristoranti potrebbero riaprire dopo il 20 aprile con orario però ridotto. L’ipotesi, che verrà probabilmente sottoposta al giudizio degli esperti del Comitato tecnico scientifico, è quella di una ripartenza a pranzo fino alle 15 o alle 16. In modo chiudere i locali prima dell’aperitivo ed evitare così possibili assembramenti serali fuori da locali e ristoranti. Sul tavolo anche la proposta di rinnovare l’esenzione dalla tassa per i ristoratori che hanno spazi all’aperto. Ipotesi che forse, almeno all’inizio, non comprenderebbe i bar. Insomma, l’idea è quella di trangugiare velocemente un pranzo e andarsene, senza indugiare al tavolo. Meglio di niente. Sia per i ristoranti che per i clienti. Molto dipenderà comunque dal monitoraggio settimanale atteso per oggi.

I ristoranti sperano nella riapertura

In teoria, ma ancora non vi è certezza, dovrebbero restare in zona rossa solo Campania, Valle d’Aosta e Puglia. Tutte le altre regioni potrebbero colorarsi di arancione. Con riaperture anche prima di maggio, come richiesto dal leader della Lega Matteo Salvini e da alcuni governatori. Nella giornata di ieri il leghista ha incontrato il premier Mario Draghi, sottolineando che gli ultimi dati potrebbero già consentire le riaperture in sei regioni e province autonome.

Infatti, avrebbero numeri da fascia gialla Trentino, Alto Adige, Veneto, Umbria, Marche e Abruzzo. I primi a sperare di poter riaprire sono i ristoranti, anche se con regole molto ferree. Si parlerebbe di un orario ridotto, con apertura a pranzo solo fino alle 15 o al massimo alle 16. Così da evitare assembramenti nell’orario dell’aperitivo serale. In ogni caso una eventuale riapertura non avverrà prima del 20 aprile. Questo è infatti il giorno che è stato deciso nell'ultimo decreto del governo per il check sui dati epidemiologici per decidere possibili aperture.

Niente aperitivo

In vista dell’arrivo della bella stagione, almeno a pranzo in ristoranti potrebbero quindi riaprire. L’orario ridotto avrebbe come obiettivo principale quello di evitare assembramenti fuori dai locali per l’aperitivo. Questa soluzione però non aiuterebbe di molto la categoria che per circa un anno, per sopravvivere si è dovuta affidare solo alle entrate derivanti da delivery e asporto. Per quanto riguarda la tassa per i ristoranti che hanno spazi all’aperto, il governo starebbe pensando di rinnovarne l’esenzione. Ma i bar potrebbero non rientrare nel provvedimento. A sperare di poter riaprire, anche i cinema e i teatri che avrebbero dovuto rialzare le saracinesche lo scorso 27 marzo.

Ma come ben sappiamo è stato tutto rimandato a data da destinarsi.

Commenti