Cronache

Precipita nel Reseone per 60 metri: dopo un mese di coma Andrea si è svegliato

Il runner Andrea Grilli era precipitato nel corso di un allenamento lo scorso 30 novembre. Il giovane è sopravvissuto grazie ad una serie di fortunate coincidenze e al fisico da atleta

Precipita nel Reseone per 60 metri: dopo un mese di coma Andrea si è svegliato

Bisogna sempre combattere e sperare, anche quando tutto sembra perduto. Ne sa qualcosa il 36enne Andrea Grilli, runner dell’associazione “Asd Falchi Lecco”, che si è svegliato dopo quasi un mese di coma profondo proprio mentre la moglie, che non lo ha mai lasciato un attimo, lo stava accarezzando.

La sua sembra la classica storia di Natale condita da sofferenza e angoscia per poi concludersi con l’inaspettata bella notizia che regala gioia e serenità a chi era piombato nell’abisso del dolore. Tutto ha avuto inizio il 30 novembre scorso quando l’uomo, padre di due bimbi e amante della corsa in montagna, era precipitato in un canalone sul Resegone durante un allenamento.

La buona sorte, però, ha aiutato Andrea. Il runner è sopravvissuto grazie ad una serie di fortunate coincidenze e al fisico da atleta. Il giovane runner esce dalla sua casa di Falghera, nel rione lecchese di Belledo, e seguendo il sentiero 1, arriva in poco tempo in cima al Resegone. Nessun problema. Poi, durante il rientro lungo il versante bergamasco, ecco l’imprevisto. Il runner scivola a causa del ghiaccio e cade per decine di metri. Il dramma si è compiuto. A complicare la situazione, il fatto che Andrea è solo. Così nessuno si accorge di quanto gli è accaduto.

Eppure il fato benevolo è pronto ad agire. Un paio di ore dopo un altro escursionista precipita nello stesso punto. In questo caso, però, non precipita al suolo ma riesce e aggrapparsi a un albero. Seppur in grande difficoltà, lo sportivo riesce a chiedere aiuto. I soccorsi, al loro arrivo, aiutano l’escursionista e trovano anche Andrea.

Quest’ultimo, seppur vivo, è in condizioni gravi trovandosi in ipotermia, privo di conoscenza, con i polmoni collassati e diverse fratture. Il runner viene condotto in elicottero all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo dove viene ricoverato in terapia intensiva in coma profondo. Il quadro clinico è grave ma il corpo di Andrea è forte e combatte per sopravvivere.

Lunedì pomeriggio, dopo 23 giorni, accade l’inaspettato. Mentre la moglie Ramona gli parla e gli accarezza il volto e le mani, il giovane runner si sveglia. “Ciao, amore”, sarebbero state le prime parole rivolto alla consorte che lo ha vegliato con premura in questi difficili giorni. E così, ansie e paure scompaiono all’improvviso. La famiglia che si preparava a trascorrere un triste Natale riceve nel modo più imprevedibile il regalo più bello. Gioia e felicità pervadono parenti e amici.

“Non potevi fare un regalo di Natale più bello a Ramona, ai tuoi bellissimi bimbi, ai tuoi genitori, a tutta la tua famiglia, ai tuoi amici e a chi ti vuole bene. Hai dimostrato una forza fuori dal comune... Tantissime persone ti sono state vicine fisicamente ma anche con il cuore, con il pensiero, con la speranza, con la preghiera... Credo che solo le persone veramente speciali riescano a suscitare tutto questo e tu sei speciale! Grazie Andrea per averci fatto sentire tutti come fratelli, uniti nella speranza, fiduciosi nella preghiera, ognuno a suo modo.

Grazie a Chi ci ha donato, a due giorni dal Natale, l'immensa gioia del tuo risveglio: a volte i miracoli avvengono davvero! E adesso la corsa continua, verso il traguardo di un pronto e pieno recupero! Alè Andre!”, è il messaggio pubblicato sulla propria pagina Facebook dai membri dell’associazione sportiva ''Asd Falchi Lecco''.

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