Cronache

La presidente dei sommelier calabresi: "Difendo la Calabria ma..."

Maria Rosaria Romano: "Una terra ricca di cultura anche enogastronomica, c'è bisogno di una cittadinanza attiva, non di un campanilismo sterile"

La presidente dei sommelier calabresi: "Difendo la Calabria ma..."

“Per un assaggio autentico della vivace vita italiana niente di meglio della Calabria. Questa regione soffre di un'evidente assenza di turisti a causa della sua storia di attività mafiosa e di terremoti e la mancanza di città iconiche come Roma e Venezia capaci di attrarre i fan di Instagram”: questo il post choc comparso ieri sul sito della compagnia aerea EasyJet che, nelle intenzioni almeno, avrebbe dovuto promuovere la Calabria all’estero. Il post è stato poi rimosso con tante scuse alla regione e ai suoi abitanti. Ma la frittata ormai è fatta. “Una pubblicità fuorviante, che non rispetta i canoni di una comunicazione intelligente e professionale” non usa mezze parole Maria Rosaria Romano, presidente dell’Associazione Italiana Sommelier della Calabria, che riunisce 700 soci sotto la bandiera del tastevin per degustatori professionali e comunicatori del vino italiano. Continua la presidente Romano: “La Calabria non può essere rappresentata da luoghi comuni, né come posti fisici da visitare, né come eccellenze dell’agroalimentare. In questa terra si parlano quattro dialetti considerati patrimonio linguistico, ci sono gli arbereshe, i grecanici, gli occitani. Senza parlare delle tracce delle civiltà antiche che si sono succedute in Calabria, pensiamo solo alla costa jonica, da Caulonia a Sibari o il Codex Purpureus Rossanensis, manoscritto greco del sesto secolo dopo Cristo. Nei paesaggi calabresi montagna e costa si trovano in 20 chilometri di distanza l’una dall’altra, da Gambarie in Aspromonte si scia guardando il mare, si vede l’Etna”.

Anche nel calice la Calabria si è imposta come una nuova frontiera del vino italiano?

“La Calabria enologica oggi è un laboratorio permanente. L’antica Enotria ha rivoluzionato l’impianto vitivinicolo ripartendo da alcuni dei suoi 250 vitigni autoctoni, gaglioppo, magliocco, mantonico, pecorello, guardavalle e greco nero per esempio. Unendo la tradizione di storici viticoltori all’entusiasmo dei giovani produttori”.

La Calabria ha vissuto questo rinnovamento anche nel food?

“I giovani hanno preso le redini di buona parte della ristorazione, dando un’impronta che rimescola in chiave contemporanea i prodotti tipici della Calabria, dal peperoncino alla nduja, dal maiale nero alla cipolla di Tropea. Fino all’uso a 360 gradi del bergamotto, cioè sia per il dessert che per le altre pietanze”.

Dunque tutto a posto?

“No. Infatti non credo sia corretto da parte nostra, di noi calabresi, oltrepassare i limiti di una legittima difesa, diciamo così, per inalberarsi e dire ‘siamo perfetti e i migliori al mondo’. Spesso ci dimentichiamo del nostro meraviglioso mare, lasciamo nell’oscurità diversi dei nostri gioielli culturali e architettonici, ci siamo praticamente assuefatti allo stato deficitario della nostra rete stradale. Un esempio è il porto di Gioia Tauro, che dispiega solo una piccola parte delle sue reali potenzialità”.

Alla fine questa polemica danneggerà la Calabria?

“Come dice quel motto della comunicazione? Male, purchè se ne parli. Ecco, magari questa polemica servirà a riportare un po’ di attenzione sulla Calabria, e quindi anche di turisti. E spero anche che rinvigorisca un sano orgoglio che parta dai problemi e dalla volontà di risolverli, non dal semplice campanilismo che spesso è una posizione di comodo. Ora la saluto, perché stiamo lavorando con i degustatori AIS alle pagine calabresi della guida ai vini italiani Vitae, curata da tutte le organizzazioni regionali dell’Associazione Italiana Sommelier”.

Pagine che sempre più nell’enoturismo italiano saranno importanti se non decisive per orientare o completare le scelte dei turisti. Per completezza d’informazione va rilevato che EasyJet ha cambiato il suo post “incriminato” con queste righe dedicate a Lamezia, sede del principale aeroporto calabrese: “Grazie alle sue attraenti insenature, candide spiagge incontaminate, meravigliosi paesaggi montani e alpini, è una destinazione perfetta per le vostre vacanze… la cucina locale è ricca e gustosa… se siete appassionati di shopping, Lamezia non vi deluderà… è un posto favoloso che vale la pena di visitare durante tutto l’anno”.

Che dire? Meglio di una campagna di promozione turistica della Regione Calabria stessa. Miracoli della condivisione in rete!

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