Cronache

La prevenzione dell'Hiv finanziata con soldi pubblici? Promuove il sesso di gruppo

Il progetto Blq chexkpoint, legato alla prevenzione dell'Hiv, sul proprio sito web, presenta informazioni "su come fare sesso sotto effetto di droghe oppure di gruppo", denuncia il forzista Galeazzo Bignami

La prevenzione dell'Hiv finanziata con soldi pubblici? Promuove il sesso di gruppo

Quando si parla di rapporti sessuali la prevenzione è importante ma in Emilia Romagna qualcosa non va. La Regione, il Comune e la Ausl di Bologna hanno finanziato un progetto dalle finalità dubbie.

Da un'interrogazione di Galeazzo Bignami, consigliere regionale di Forza Italia, pare che Blq checkpoint, progetto nato per promuovere la cultura della prevenzione dell’Aids "nel proprio spazio web (riportante i loghi del Comune di Bologna, della Regione e dell’Ausl quali enti a supporto del progetto), oltre alle iniziative di rilievo, presenta informazioni su come fare sesso sotto effetto di droghe, su come fare sesso di gruppo occasionale evitando il contagio, su come evitare il mix tra droghe e antiretrovirali, il tutto accompagnato da foto sessualmente esplicite e con un link che riconduce a una chat per gay". Secondo Bignami i contenuti del sito web del progetto Blq checkpoint sono “privi delle finalità istituzionali che tale progetto dovrebbe perseguire”, tanto che “appare difficoltoso comprendere per quali ragioni tali iniziative debbano essere finanziate con soldi pubblici”.

Il progetto infatti, sottolinea il capogruppo di Forza Italia,“gode di diversi finanziamenti pubblici a favore dell’associazione che lo gestisce: nel 2013, ad esempio, è stata concessa all’Ausl di Bologna la somma di 58.000 euro da parte della Regione quale contributo per la realizzazione del progetto Blq checkpoint, finanziamenti confermati anche per l’anno 2014, con 46.000 euro, e per l’anno 2015, con 45.000 euro”.

Bignami chiede alla giunta regionale se siano state svolte le verifiche promesse dall'assessore competente lo scorso 21 dicembre e di“valutare il ritiro dei finanziamenti pubblici al progetto” e “prevedere la rimozione dei contenuti sessualmente espliciti e di dubbia utilità presenti sul sito web”.

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