Coronavirus

La profezia sul Covid: "Quando finirà la pandemia"

Il ministro della Salute tedesco, Jens Spahn, è sicuro: "Se non ci saranno nuove varianti resistenti ai vaccini, in primavera potremo tornare alla normalità"

La profezia sul Covid: "Quando finirà la pandemia"

La pandemia di Covid-19 potrebbe finire nella primavera del 2022. È questa la previsione fatta dal ministro della Salute tedesco, Jens Spahn, convinto che la Germania riuscirà a risolvere definitivamente l'emergenza sanitaria grazie all'immunità di gregge raggiunta attraverso vaccinazioni e infezioni.

Immunità di gregge a primavera?

Spahn è stato tuttavia chiarissimo: la prossima primavera, almeno per quanto riguarda il contesto tedesco, Berlino dovrebbe superare la fatidica soglia che le consentirà di conseguire l'immunità di gregge. A quel punto, prima di cantare vittoria, sarà fondamentale che si verifichi una condizione ben precisa: non dovranno emergere nuove varianti del virus. A maggior ragione varianti in grado di eludere l'azione dei vaccini.

"Se non ci saranno nuove varianti contro le quali il vaccino non protegge, in primavera avremo superato la pandemia e potremo tornare alla normalità", ha spiegato Spahn, nel corso di un'intervista rilasciata al quotidiano Augsburger Allgemeine. L'esponente dell'Unione cristiano-democratica (Cdu) ha sottolineato inoltre che l'immunità di gregge, alla fine, viene sempre raggiunta (il dibattito è aperto: non tutti gli esperti la pensano allo stesso modo). "L'unica domanda è come, se attraverso la vaccinazione o l'infezione", ha affermato, evidenziando come la vaccinazione sia "sicuramente il modo più sicuro" per conseguire questo obiettivo.

L'incognita delle nuove varianti

Al momento, la Germania non è in condizione di revocare tutte le restrizioni anti coronavirus. "Se non avessimo più misure di protezione, le nostre unità di terapia intensiva sarebbero sovraccaricate dal numero ancora troppo elevato di persone non vaccinate", ha aggiunto ancora Spahn. Insomma, è ancora presto per un "liberi tutti" sul modello inglese o danese. Il motivo, come ha spiegato lo stesso Spahn, è presto detto: "Il tasso di vaccinazione in Germania non è ancora abbastanza alto". Ricordiamo che, stando alle parole del ministro, oltre il 63% dei residenti in Germania è stato vaccinato completamente, una percentuale che sale al 67% se consideriamo l'immunizzazione con una sola dose.

Il mantra che ripetono da Berlino è che più è alto il tasso di vaccinazione, più è basso il tasso di infezione. Dunque, in attesa di conseguire la fatidica immunità di gregge, è necessario accelerare con la campagna vaccinale. Rispetto a un anno fa, oltre all'avvento dei vaccini, la situazione è sotto controllo a causa dell'introduzione di test e controlli più severi. In ogni caso, il discorso di Spahn sulla prossima primavera come fine della pandemia potrebbe essere esteso anche agli altri Paesi europei. Comparsa di nuove varianti permettendo.

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