Cronache

La madre di Ciro Grillo dai giudici. La sua versione: "Non sentii nulla..."

Parvin Tadjik, moglie del leader del Movimento cinque stelle, sarà la prima dei nove testimoni individuati dagli inquirenti a conferire nel processo a carico di suo figlio

Ciro Grillo
Ciro Grillo

Sarà nuovamente faccia a faccia con i giudici del tribunale di Tempio Pausania in Sardegna e, a meno di sorprese dell’ultim’ora, Parvin Tadjik, moglie del fondatore del Movimento cinque stelle Beppe Grillo, confermerà, parola per parola, la deposizione resa ai magistrati qualche mese fa. Domani, la Tadjik sarà la prima dei nove testimoni individuati dagli inquirenti a conferire nel processo a carico di suo figlio Ciro, sul quale pende l’accusa di violenza sessuale di gruppo. Insieme al rampollo di Beppe Grillo sono indagati altri giovani, i quali avrebbero, nel luglio del 2019, abusato sessualmente di due ragazze. Come ricorda il Corriere della Sera, la moglie del leader dei pentastellati aveva detto che quella sera alloggiava nell’abitazione confinante con quella dei giovani, divisa solo da un patio.

“Non avevo letti sufficienti per ospitare anche gli amici di mio figlio – raccontò Parvin Tadjik –e così ho chiesto a una mia amica con cui ci scambiamo dei favori di dare in uso la sua abitazione per farci stare i ragazzi nel periodo di vacanza”. La donna, comunque, aveva spiegato che si era preoccupata di controllare cosa accadesse in quella casa. “Per motivi di sicurezza, e comunque per mia tranquillità – disse in aggiunta – avevo chiesto ai ragazzi di tenere le finestre della sala aperte di notte. E anche io lo facevo in modo da poter essere comunque in contatto con loro”. In definitiva, non si era accorta di nulla, anzi, il mattino dopo aveva visto i ragazzi tranquilli e non si era minimamente preoccupata.

Ora, la mamma di Ciro Grillo subirà un altro interrogatorio. Successivamente verranno ascoltati anche i gestori e i dipendenti del bar frequentato dai ragazzi, due farmacisti, una vicina di casa e la domestica. Si tratta di persone che, in un modo o nell’altro, potrebbero conoscere alcuni particolari utili alle indagini. Il quadro, in ogni caso, non sembra essere ancora chiaro. Ciò che si sa con certezza è che i giovani erano stati la notte precedente a ballare al Billionaire e che avevano tutti assunto bevande alcoliche. Quello che è successo una volta rientrati a casa resta ancora un mistero.

Le versioni sono discordanti: per i ragazzi accusati di stupro le giovani donne sarebbero state consenzienti, mentre i legali delle denuncianti insistono sul fatto che le loro assistite sono state violentate.

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