Pupo sulle donne ha ragione: meglio sposare un miliardario

Per capire quanto sia folle prendersela per la frase di Pupo "tutte le donne sposerebbero un miliardario", basta pensare al suo contrario, "nessuna donna sposerebbe un miliardario"

Pupo sulle donne ha ragione: meglio sposare un miliardario

Per capire quanto sia folle prendersela per la frase di Pupo «tutte le donne sposerebbero un miliardario», basta pensare al suo contrario, «nessuna donna sposerebbe un miliardario». Che è come dire nessun uomo sposerebbe mai una... Non c'è un modo non volgare per definirla e i suoi sinonimi edulcorati non farebbero lo stesso effetto, perciò lo scriviamo al contrario: nessun uomo sposerebbe mai una «agif». Assurdo. Il cantante cercava di difendere la sua amica Elisabetta Gregoraci, rinchiusa al Grande Fratello vip, che, com'è noto, ha sposato un miliardario, Flavio Briatore, dal quale al momento, e non si sa per quanto, è separata. Strali indignati contro Pupo che ha osato dire il vero. Ovazioni commosse a favore di Maria Teresa Ruta che gli ha risposto: «Mi dispiace, ma tutti quanti vorremmo sposare una brava persona». Ci perdonino tutti, ma noi preferiremmo sposare una brava persona miliardaria piuttosto che una brava persona indigente. O la Ruta intendeva dire che se uno è miliardario, allora per forza, non è una brava persona? Perché se questo è l'assunto di base, allora ci sfiliamo subito dal ragionamento. Però ci sembrerebbe quantomeno iniquo. Se invece, come crediamo, la Ruta intendeva che «non importa se ricco o povero, purché sia una brava persona», allora, perché no, nella rosa torna in auge anche il miliardario. Perché una donna non vorrebbe convolare a nozze con un creso? Anni di studi sull'istinto alla conservazione della specie seppelliti in un istante dal politicamente corretto. Andatelo a dire a una leonessa, o a una femmina di scimpanzé di scegliere l'esemplare di maschio più debole per accoppiarsi, riprodursi e far casetta. Un conto è se a quel «miliardario» Pupo avesse aggiunto un altro aggettivo negativo: un miliardario violento, un miliardario orrendo, un miliardario fedifrago... Ma spiegateci per quale motivo «il miliardario» sarebbe una categoria da evitare a prescindere. Perché non dovremmo scegliere un uomo in grado di mantenere i figli meglio di altri, di farci curare meglio di altri, di accudire la famiglia meglio di altri? La logica va nella direzione opposta.

Esattamente come per gli uomini la scelta di una... «agif», quella «al contrario». Essere miliardari è un buon, macché un buon, un ottimo punto di partenza, non certo un handicap. Che poi non basti, è un altro discorso. Ma non era «il» discorso.

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