La voglia di indipendenza non riguarda solo la Spagna. Dopo il referendum in Catalogna anche in Italia i movimenti indipendentisti ritrovano vigore. Le parole di Mauro Pili, deputato di Unidos, riaprono la questione sarda.Pili ha annunciato di aver depositato una proposta di legge costituzionale per l'indipendenza della Sardegna. "Questa terra è trattata come la peggior colonia di Stato, il Popolo Sardo subisce discriminazioni infinite, dai trasporti all'energia, è vittima di un fisco diseguale che colpisce in modo letale l'economia e il lavoro. Una terra violentata a colpi di missili e bombe, da discariche tossiche a industrie inquinanti. I tratti identitari del Popolo Sardo sono delineati in modo chiaro e definito dalla storia e dall'etnia, dalla cultura e dalla lingua. Ora, dinanzi ad uno Stato che niente ha fatto per riequilibrare divari e discriminazioni, non resta che sottoporre ai sardi la resa dei conti con il quesito restare o meno sotto questo regime italiano", afferma. Poi il deputato ha spiegato che nel caso in cui la proposta venisse accettata allora anche in Sardegna scatterebbe il referendum.
"Servono passi ufficiali, occorre passare dalla solidarietà generica ad azioni e percorsi ben delineati a tutela del Popolo Sardo - continua Pili, che ha inoltre spiegato di aver intrapreso un percorso condiviso con le autorità catalane - Il passaggio democratico della proposta di legge costituzionale per il Referendum per l'autodeterminazione del Popolo Sardo è indispensabile sia sul piano legislativo che giudiziario". Difficilmente la proprosta di Pili potrà trovare luce in Parlamento. Ma il caso Catalogna ha dato una lezione: mai sottovalutare i segnali indipendentisti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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