Cronache

Quando Bakayoko fu fermato per la rissa in corso Como

Il centrocampista del Milan Tiémoué Bakayoko venne fermato da alcuni agenti della polizia a seguito della sparatoria tra trapper in corso Como a Milano. Ma fu subito scagionato

Quando Bakayoko fu fermato per la rissa in corso Como

Era la notte del 3 luglio 2022, quando il centrocampista del Milan Tiémoué Bakayoko venne fermato da alcuni agenti della polizia a seguito di una sparatoria in corso Como a Milano. L'ex giocatore di Chealsea e Napoli non aveva nulla a che fare con quello spiacevole episodio, che invece ha visto protagonisti due trapper della scena milanese ormai famosi in tutta Europa, Simba La Rue e Baby Gang.

L'episodio

Il giovane calciatore francese venne fatto scendere dalla propria auto, un suv di grossa cilindrata. Mentre veniva perquisito, l'autista del centrocampista venne fatto rimanere a bordo della macchina sorvegliato a vista, forse per paura che potesse estrarre un'arma. Non passò molto tempo prima che un agente riconobbe il calciatore, che venne fatto andare via senza troppi problemi. Appurata la sua estranietà ai fatti accaduti poco prima in Corso Como, il giocatore ha potuto riprendere la propria attività senza alcun rilievo.

Oggi gli arresti di Baby Gang e Simba La Rue

La sparatoria di Corso Como è stata una vera e propria caccia all'uomo perpetrata da trapper. Due fazioni nemiche, armate come nei film gangstar, hanno sparato in mezzo alla strada in piena notte. Da una parte la gang di Simba La Rue e Baby Gang, dall'altra Baby Touché. Con gli arresti dei primi due la speranza è che Milano possa diventare un po' più tranquilla e che possa finire l'infinita escalation criminale fatta di rapimenti, accoltellamenti e colpi di pistola. Le telecamere di videosorveglianza della zona sono state di vitale aiuto per riuscire a individuare i partecipanti alla rissa. Fra i più scatenati ci sono proprio i due trapper milanesi. Successivamente, le intercettazioni non hanno fatto che confermare quanto registrato dalle telecamere.

Salvini: "in carcere avranno tanto tempo per cantare"

Anche il segretario della Lega, Matteo Salvini si è sbilanciato sulla questione.

Poco dopo la notizia degli arresti dei due trapper ha pubblicato una loro foto sulla propria pagina Facebook, scrivendo: "Così avranno tanto tempo per comporre e cantare".

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