Cronache

Quando l'ambiente è giusto piatti e drink si gustano meglio

Non solo il palato, ma anche l'occhio vuole la sua parte. Milano capitale della cucina etnica

Quando l'ambiente è giusto piatti e drink si gustano meglio

I bei locali non sono mai mancati sotto la Madonnina, Ma è dall'autunno 2013 che c'è stata la vera esplosione di posti dove il design sta recitando un ruolo da protagonista, non solo perché l'occhio vuole la sua parte ma per la piena consapevolezza dei patron che l'ambiente esalta i piatti e/o i drink e comunque fa da richiamo per il pubblico. L'arrivo dell'Expo ha ovviamente moltiplicato l'effetto ed ecco che Milano è pronta a offrire in questi giorni le ultime novità, fermo restando che parecchi locali della scorsa stagione restano assolutamente di tendenza: Ceresio 7 Pools & Restaurant, Carlo e Camilla in Segheria, Ristorante Berton tanto per citare i più frequentati. Tra i più spettacolari c'è lo spazio in piazza Risorgimento di Filippo La Mantia – oste e cuoco come ama definirsi - che ha ospitato la presentazione del Salone del Mobile. Per i 1.800 metri quadrati dell'ex-Gold di Dolce & Gabbana si è affidato a Piero Lissoni che ha fatto un lavoro superlativo negli arredi e nella divisione degli spazi. Non lascia indifferenti The Stage, al primo piano dello store Replay, in piazza Gae Aulenti: sapere che l'ha progettato lo studio newyorkese Roman and Williams conferma la sensazione di essere più su uno yacht di lusso che nel centro di Milano. All'opposto del gigantismo di Replay c'è la bomboniera di Marta Pulini, nota chef emliana, in via Bandello, ospitata dallo Spazio di Rossana Orlandi: è il regno del design vintage dove ogni oggetto (grande e piccino) è in vendita. Non è un ristorante – semmai è proprio sopra ad Asola – il Terrazza 12, al decimo e ultimo piano del Brian & Barry Building in piazza San Babila: lounge bar stile anni '50, con pareti di vetro e la copertura orientabili.

Gli anni '50 e ‘60, con elementi originali, sono protagonisti anche de l'Arabesque Café, in Largo Augusto: il caffè-ristorante è una delle anime del posto insieme al salotto per leggere e allo store di libri e magazine, ovviamente raffinati e con temi quali design, moda, cucina, lifestyle in genere. C'è grande attesa anche per le aperture di maggio. Una imponente, quale il Mandarin Oriental Hotel in via Andegari, rigoroso all'esterno e caldo negli ambienti, ha tutte le carte in regola per diventare uno dei cinque stelle più ricercati d'Italia. Una media, quale il ME Milan-Il Duca, in piazza della Repubblica, progettato dal team di Aldo Rossi e avrà il plus – come è immancabile nei nuovi Melia in tutto il mondo – di un bar sul rooftop. E una «piccolina», ma con una grande firma: lo Spazio, il ristorante gourmet di Niko Romito – uno dei cuochi tristellati in Italia – inserito nel progetto del Mercato del Duomo (by Autogrill), curato da Michele De Lucchi. In una città - ora più che mai è la capitale della cucina etnica - non poteva mancare una novità su questo fronte: è Gong, terzo locale della famiglia Liu (quella di Iyo, unico stellato fusion in Italia e Ba Asian Mood) che si è affidato allo studio Nisi-Magnoni: i tre gong, in onice e pesanti 700 chilogrammi l'uno, sono talmente grandi e suggestivi che si notano passando in piazza Risorgimento.

Chapeau .

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