Raffaele Marra è stato condannato a 1 anno e 4 mesi di carcere dal Tribunale di Roma: l'ex personale del Comune capitolino è accusato di abuso d'ufficio in merito alla nomina di suo fratello Renato a capo del dipartimento Turismo del Campidoglio; relativamente venne aumentato lo stipendio a 20mila euro lordi l'anno, passando così da una prima a una terza fascia retributiva.
La vicenda
Nella medesima vicenda era stata coinvolta anche la sindaca Virginia Raggi, assolta poi in primo grado lo scorso 10 novembre dall'accusa di falso. Ad incastrare Marra fu una intercettazione in cui disse di "essere a disposizione" nel corso di una telefonata con Ginevra Lavarello, segretaria dell'imprenditore Sergio Scarpellini. Proprio da lui Marra nel 2013 avrebbe ricevuto 367mila euro per acquistare un appartamento - intestato a sua moglie - in via dei Prati Fiscali. Quei soldi, secondo la procura, rappresentavano la tangente incassata per aver messo la sua funzione pubblica "nelle mani" del costruttore.
608px; font-weight: normal;">L'ex personale del Comune di Roma nel corso dell'udienza davanti ai giudici aveva dichiarato: "Sono stato estraneo nella procedura di interpello che nasce su iniziativa della sindaca Raggi che ha potere esclusivo e autonomo nelle scelte e nell’assegnazione degli incarichi".
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