Cronache

Sono positivi ma non lo dicono: è allarme in Salento

In aumento i casi di contagio in Puglia, dovuti soprattutto a giovani non vaccinati o con una sola dose. L'allarme della Asl è per quelli che pur di continuare le vacanze nascondono la positività

Sono positivi ma non lo dicono: è allarme in Salento

È allarme in Puglia per l'aumento dei contagi soprattutto nelle zone ad alta densità di turismo. Gli appelli alla prudenza non hanno ottenuto l’effetto sperato, con la conseguenza di un notevole aumento di casi, soprattutto tra i giovani sotto i 35 anni. La positività riguarda quindi soprattutto ragazzi non coperti da vaccino o con una sola dose, che hanno frequentato locali e fatto vita notturna, portando all’aumento dei contagi. A denunciare il fatto Alberto Fedele, direttore del Dipartimento di prevenzione dell’Asl di Lecce, che in un’intervista al Quotidiano di Puglia ha raccontato un aspetto preoccupante della questione.

Sono diversi i casi simili tra turisti di rientro di nostra conoscenza. Purtroppo però non si riesce ad intervenire per tempo sul posto, perché in molti preferiscono nascondere la positività per non interrompere le vacanze, oppure essendo paucisintomatici (un paziente infetto che ha sintomi lievi di COVID-19 ndr) che non hanno dato importanza ai sintomi continuando a muoversi. Di questo passo - spiega sempre Fedele - i casi latenti possono essere molti di più di quelli che appaiono, e purtroppo nelle diverse località turistiche sullo Ionio e sull'Adriatico stiamo riscontrando scarso rispetto delle regole antiCovid. Dev'essere chiaro a tutti che questo atteggiamento non è d'aiuto, anzi ne può derivare un grave rischio per la collettività

Sono già tre i ristoranti di Gallipoli che hanno visto una decina di infettati tra personale e proprietari, con la conseguente chiusura o l’impossibilità di portare avanti il lavoro, come racconta il Sindaco di Gallipoli Stefano Minerva: “Purtroppo diverse attività di ristorazione saranno chiuse per il tempo necessario e stiamo monitorando la situazione, è essenziale vaccinarsi e ci auguriamo che il numero di contagiati non aumenti”. Nella zona sono scattati i tracciamenti dei contatti per cercare di contenere la diffusione, anche se non si tratta di una situazione semplice da attuare. Molti dei ragazzi infatti una volta finite le vacanze, tornano a casa ancora positivi, con il rischio di infettare in altre regioni, come si è visto recentemente a Roma e nel Veneto.

L’appello quindi è all’estrema prudenza e alla vaccinazione.

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