Cronache

La Raggi prepara il viaggio negli Usa di Trump

La sindaca volerà il prossimo 14 marzo a New York, dove parteciperà alla conferenza Women4climate e dove, forse, incontrerà il sindaco di New York, Bill De Blasio. Ma dall'opposizione già arrivano i primi attacchi

La Raggi prepara il viaggio negli Usa di Trump

Il prossimo 14 marzo, il sindaco di Roma, Virginia Raggi volerà a New York per partecipare alla conferenza Women4Climate, organizzata dal C40, la rete delle principali città del mondo impegnate ad affrontare i cambiamenti climatici.

Assieme al sindaco di Parigi, Anne Hidalgo, alle prime cittadine di Washington, Caracas, Cape Town, e al sindaco di Città del Messico, Virginia Raggi è stata tra le prime ad aver confermato la sua presenza alla conferenza, alla quale prenderanno parte le donne che governano le maggiori città del pianeta, oltre a rappresentanti di aziende e organizzazioni non governative. La conferenza, si legge sul sito del C40, organizzazione che raggruppa le 90 città più importanti al mondo, rappresentando più di 650 milioni di cittadini e il 25% del Pil mondiale, sarà presieduta dal sindaco di Parigi, Anne Hidalgo, e rappresenterà “una piattaforma critica” per le donne che occupano posti di comando, volta ad implementare “un’agenda condivisa che comprenda educazione, innovazione, uguaglianza economica e che sottolinei il ruolo determinante delle donne e delle donne con posizioni di leadership, nella lotta ai cambiamenti climatici e all’inquinamento dell’aria”.

Secondo Il Messaggero, in Campidoglio si starebbero ultimando, dunque, in queste ore, i preparativi per la trasferta a stelle e strisce della sindaca. La terza della Raggi all’estero, dopo il viaggio dello scorso novembre a Parigi, per parlare di difesa dell’ambiente, inclusione sociale e qualità della vita con i sindaci delle principali città del mondo al convegno mondiale Cities for Life, e dopo il “Viaggio della Memoria” nel campo di concentramento polacco di Auschwitz, assieme ad un gruppo di studenti romani. Secondo l’Ansa, l’amministrazione capitolina starebbe cercando di organizzare, a margine della conferenza, un incontro con l’omologo newyorchese della Raggi, Bill De Blasio.

Ma c’è anche chi fa riferimento al valore simbolico del viaggio negli Stati Uniti della sindaca, dopo l’elezione di Donald Trump. Secondo l’ultimo sondaggio dell’Atlante Politico di Demos per Repubblica, infatti, complici le tempeste interne al Pd, il Movimento 5 Stelle oggi sarebbe il partito più votato d’Italia. Per questo, il viaggio negli Usa della Raggi, secondo molti, potrebbe trasformarsi in una vetrina per accreditarsi presso le istituzioni americane. Del resto, un primo endorsement alla sindaca da Oltreoceano era arrivato da Breitbart, il sito di notizie ideato da Stephen Bannon, uno dei consiglieri più influenti del presidente Trump. La Raggi era stata, infatti, osannata dalla redazione di Breitbart che l’aveva apostrofata come “una sindaca populista”, e che arrivò a paragonarla proprio al presidente americano, definendola una “Trump” romana.

Ma, dall’opposizione, si è già scatenato un coro di polemiche. “Sindaca da stalle a stelle, dai topi che ingrassano alle buche che si ingrossano. Lei al C40, #Raggi te la do io l'America!", ha attaccato su Twitter il consigliere comunale del Pd, Ilaria Piccolo. È ancora mistero, inoltre, su chi sarà a pagare la visita istituzionale della Raggi a New York. E la vicenda fa tornare alla mente quella del viaggio dell’ex sindaco di Roma, Ignazio Marino a Philadelphia. Una trasferta che includeva voli in business class e hotel extra lusso e che con tutta probabilità fu pagata dai romani. La passione per gli States di Marino - più di sette visite in due anni – contribuì però ad offuscare l’immagine dell’ex sindaco.

Così, anche il viaggio della Raggi, che arriva in un momento delicato per la Capitale e per la sua giunta, rischia di alimentare ulteriori attacchi e polemiche da parte dell’opposizione.

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