Cronache

Il rapporto Eurispes: "Il 15,6% degli italiani nega la Shoah"

Presentato il Rapporto Italia 2020: per il 61,7% degli intervistati i recenti episodi di antisemitismo non indicherebbero un ritorno del fenomeno

Il rapporto Eurispes: "Il 15,6% degli italiani nega la Shoah"

Il 15,6% degli italiani nega che ci sia stata la Shoah. A rivelarlo è il 32esimo Rapporto dell'Eurispes, pubblicato nel 2020.

E il numero risulta aumentato, a distanza di oltre 15 anni. Nel 2004, infatti, gli italiani intervistati convinti che lo sterminio degli ebrei per mano dei nazisti non fosse mai avvenuto erano il 2,7%. In crescita anche il numero di chi ne ridimensiona la portata, che 15 anni fa corrispondeva all'11,1%, mentre oggi si attesta sul 16,1%.

Inoltre, secondo la maggioranza degli italiani, i recenti episodi di antisemitismo, registratisi in Italia, sono dei casi isolati, che non indicherebbero un reale problema di antisemitismo nel nostro Paese. A pensarla in questo modo è il 61,7% degli italiani. Il 60,6%, inoltre, ritiene che questi episodi siano la conseguenza di un diffusio linguaggio basato sull'odio e sul razzismo. Quasi metà dei cittadini intervistati sostiene che in Italia ci sia la possibilità di un inasprimento del fenomeno, mentre per il 37,2% gli episodi di razzismo verso gli ebrei sarebbero solamente scherzi o provocazioni.

Secondo il 22,2% del campione (più di un quinto), inoltre, gli ebrei controllerebbero i mezzi di informazione, mentre il 26,4% li ritiene determinanti per le scelte politiche americane. Agli italiani è stato anche chiesto quali affermazioni esprimano al meglio l'anima politica dei cittadini: per il 19,8% è valida l'affermazione secondo cui "molti pensano che Mussolini sia stato un grande leader che ha solo commesso qualche sbaglio". Con percentuali minori, ma vicine tra loro, riscuotono consenso anche "gli italiani non sono fascisti ma amano le personalità forti" (14,3%) e "siamo un popolo prevalentemente di destra" (14,1%). Infine, rispettivamente con il 12,8% e il 12,7% troviamo "molti italiani sono fascisti" e "ordine e disciplina sono valori molto amati dagli italiani". Più di un italiano su quattro non condivide nessuna di queste affermazioni.

Il Rapporto ha messo in evidenza anche le impressioni degli italiani sull'immigrazione. Nel 2019, gli sbarchi sono calati del 50,4%, rispetto all'anno precedente e, rispetto al 2010, sono diminiuti i sostenitori dello Ius soli (dal 60,3 al 50%). Quattro intervistati su 10 (40,3%), inoltre, definisce "normale" il suo rapporto con gli immigrati, mentre il 19,4% parla di una reciproca indifferenza e il 10,1% li trova ostili.

"La frattura fra sistema e Paese che abbiamo segnalato nei precedenti rapporti stenta a trovare elementi di ricomposizione- ha fatto notare il presidente dell'Eurispes, Gian Maria Fara- anzi si è' allargata nel corso dei mesi e pone nuovi problemi che rendono ancora più complessa ed incerta la prospettiva generale".

Poi ha aggiunto: "È una frattura che produce numerosi danni anche sul piano economico e mette in discussione la stessa tenuta sociale del Paese".

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