Mentre l'Europa continua a discutere su come gestire l'emergenza immigrazione, in mare continuano a morire i disperati che porvano le traversate dal nord Africa verso l'Italia. I profughi che arrivano sulle nostre coste sono tra i fortunati che riescono ad evitare la morte, diventata ormai un'inquetante costante nel Mediterraneo. I naufragi e le richieste di salvataggio per la nostre Capitanerie di porto sono all'ordine del giorno. Gli s.o.s. arrivano puntaulai anche con la stagione estiva. Di notte i barconi carichi di immigrati rischiano quasi sempre il naufragio e così le navi della Marina li recuperano per poi trasferirli sulla costa e nei centri d'accoglienza.
Ma non sempre il finale è questo. Spesso in mare in migliaia perdono la vita. E a confermarlo è l'Oim, l'Organizzazione internazionale per le migrazioni. Secondo un rapporto Oltre duemila migranti sono morti quest’anno nel Mediterraneo mentre cercavano di raggiungere le coste europee. Nello stesso periodo del 2014 sono morte 1607 persone. In tutto il 2014, 3279 migranti hanno perso la vita. Numeri che pesano. L'Europa non riesce a trovare una soluzione condivisa con gli Stati membri per arginare e per interrombere l'ecatombe che si consuma nel Canale di Sicilia. Le condizioni che vengono offerte ai migranti una volta sbarcati sulle nostre coste, non sono un deterrente per le partenze dalle coste del Nord Africa. Di fatto anche la missione anti-scafisti per il momento si è rivelata un vero e proprio flop. I trafficanti di uomini continuano a fare affari indisturbati e lucrano sulla pelle dei disperati. Ma l'Europa per il momento volta la faccia dall'altra parte. In prima linea resta l'Italia.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.