Ratzinger elogia il teologo critico sull'islam

Joseph Ratzinger ha inviato una lettera di elogio sulla figura di p Khalil Samir Khalil. Il sacerdote ha criticato spesso alcuni aspetti riguardanti la religione islamica

Il 12 settembre 2006 Ratzinger tenne una lectio magistralis a Ratisbona
Il 12 settembre 2006 Ratzinger tenne una lectio magistralis a Ratisbona

Joseph Ratzinger ha inviato una lettera di elogio sulla figura di p. Samir Khalil Samir. Il sacerdote in questione, che è un gesuita, un teologo e un islamologo, ha compiuto ottant'anni.

Samir, durante il pontificato di Benedetto XVI, è stato uno dei più stretti consiglieri del "mite professore" di Tubinga. Secondo alcune interpretazioni, il padre sarebbe poi stato allontanto dal Vaticano per le posizioni critiche sulla religione islamica. Le sue idee non sarebbero contigue a quelle di Papa Francesco. Ma il diretto interessato ha smentito questa tesi. Fatto sta che oggi, in funzione del suo compleanno, il papa emerito ha inoltrato una missiva in cui ha scritto:"Mi ricordo bene di un’occasione, – era allora a Castel Gandolfo – in cui ci ha spiegato i problemi dell’islam, con molto realismo e donandoci il giusto orientamento. Si vede con chiarezza che Lei non desidera che servire la verità, che sola ci può aiutare".

Benedetto XVI ha in qualche modo ribadito l'esistenza di "problemi" riguardanti la confessione islamica. Ma cosa pensa Samir dell'islam e dell'approccio del pontefice argentino al dialogo interreligioso con i musulmani? "Io lo capisco e comprendo le sue buone e rette intenzioni - aveva detto riferendosi al modo scelto da Bergoglio per relazionarsi con la fede islamica - . E ancora:"Lui vuole mantenere le porte aperte al dialogo. Però va riconosciuto che Bergoglio conosce poco l’islam, che non è a priori un credo di pace. Anzi l’Isis quando opera, lo fa nel nome del Corano. Questo è un errore del Papa che si ripete. Nel Corano ci sono versetti di pace, ma anche elementi violenti. Il Papa - aveva sottolineato l'islamologo - sceglie sempre quelli di pace dimentica gli altri. Lo fa, come dicevo, in buona fede, non ho dubbi". Il Papa, insomma, pur agendo in "buona fede", sarebbe troppo morbido con i musulmani.

Qualcuno ha sostenuto che queste critiche siano state alla base del suo "allontanamento". Come detto, però, è stato lo stesso Samir a smentire. Il gesuita aveva anche aggiunto che, rispetto al tema del rapporto con l'islam, Papa Francesco non poteva essere contrapposto a Benedetto XVI:"Contesto chi legge il viaggio in questa chiave e non condivido chi addirittura ha parlato di sconfessione di Ratzinger, anzi. Il solo aspetto che va messo in risalto è che i due Papi hanno avuto un approccio diverso al tema, hanno due modi divergenti di affrontarlo nei termini e modi. Ma non sono in opposizione".

Il messaggio di Ratzinger è arrivato per l'organizzazione di un simposio dedicato agli studi e alla figura del gesuita egiziano.

"Tra le tante immagini che mi sono riaffiorate alla mente pensando al caro padre Samir Khalil - ha sottolineato il cardinale Leonardo Sandri, che è il prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali - ho scelto quella che si è ripetuta in occasione di alcuni nostri colloqui privati in Congregazione: un professore ormai emerito, riconosciuto a livello internazionale quale uno dei massimi esperti e conoscitori dell’islam e del cristianesimo arabo antico e contemporaneo, che si mette in ginocchio e chiede di essere benedetto!". Uno dei più grandi esperti del mondo islamico ha ricevuto gli auguri speciali del papa emerito.

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